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BUON PRIMO MAGGIO DA NOVI LIGURE

Il 1° Maggio a Novi Ligure. La sfilata per le vie cittadine con in testa il Corpo Musicale "Romualdo Marenco", diretto dal Maestro Andrea Oddone

A Novi Ligure sono in corso i festeggiamenti per il 1° Maggio. Davanti al Monumento alla Costituzione in piazza Falcone e Borsellino si sono radunati i partecipanti al corteo con in testa tutte le bandiere delle Organizzazioni Sindacali. Presenti le autorità civili e militari con in testa il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, attorniato dai suoi colleghi dei comuni circostanti. Presenti naturalmente il Gonfalone della città di Novi Ligure e quello della Provincia di Alessandria. In testa al corteo, scortato dai Vigili Urbani di Novi Ligure e dai militi della Associazione Carabinieri in Congedo, il Corpo Musicale “Romualdo Marenco” , diretto dal maestro Andrea Oddone.

Note storiche

La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.

La festa dei lavoratori affonda in un lontano periodo di manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale degli Stati Uniti d’America, guidate dall’Associazione dell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor.

Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, che entrò in vigore soltanto l’anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un’importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti.

La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1866 fu organizzata a Ginevra la “Prima Internazionale“, ovvero il più grande congresso internazionale organizzato dall'”Associazione internazionale dei lavoratori“, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti-comunisti dell’epoca.

Il 1° maggio 1886, in occasione del 19° anniversario dell’entrata in vigore della legge dell’Illinois sulle otto ore lavorative, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza.

In quel giorno, anche Chicago partecipò allo sciopero generale. La polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio.

Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1° maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse rafforzare eccessivamente il nascente socialismo, spostò l’oggetto della festività sull’antica Organizzazione dei Cavalieri del Lavoro.

La notizia degli eventi tragici di Chicago si estese anche in altri stati di tutto il continente americano e in Europa.

Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il 1° maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori

La commemorazione prese piede anche nel mondo cattolico: il 1º maggio 1955 Papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.

In Italia sarà soltanto dopo decenni di battaglie operaie e lotte sindacali che le otto ore lavorative verranno dichiarate legali con il Regio decreto legge n. 692 del 1923. Durante il ventennio fascista, a partire dal 1924, la celebrazione fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo con la denominazione “Natale di Roma – Festa del lavoro“. Fu poi riportata al primo maggio dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945, mantenendo lo status di giorno festivo.

Nel 1947 fu funestata dai fatti di Portella della Ginestra nei pressi di Palermo, dove vi furono 14 morti e numerosi feriti tra i manifestanti, che inneggiavano alla riforma agraria e all’occupazione delle terre incolte. Si pensa che i fatti sanguinosi siano stati opera del bandito Salvatore Giuliano.

Dal 1990 i sindacati CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, organizzano un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma in piazza di San Giovanni in Laterano, dal pomeriggio a notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti.

Dati elaborati da Davide Parodi

Fonte: wikipedia.

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