Oggi, domenica 16 giugno, qui a Novi Ligure sembrava quasi di essere in Svizzera.
Complice la bella giornata, questa mattina presto siamo andati a Rondinaria, per scarpinare sulla strada delle Parodine, tra la Giora di Capriata d’Orba e San Cristoforo.
Il verde ci ha sommerso e tra filari di vigne e fieno appena tagliato abbiamo respirato aria pulita, ci siamo abbronzati camminando e ci siamo goduti un bel paesaggio, sempre quello, ma ogni volta diverso.
Poi sulla strada del ritorno ci siamo fermati prima di Novi alla Bellaria, una delle tante ville che i “sciuri” genovesi tra il Seicento e il Settecento si costruivano qui da noi e dove ora è sorto un bellissimo maneggio: la “Bellaria“, appunto.
E lì abbiamo incontrato un nostro amico, professore universitario in pensione che sulla via di Damasco è stato fulminato dall’amore per i cavalli e, abbandonando baracca e burattini nella sua bella Albaro a Genova, si è trasferito qui in campagna vestendo i panni del perfetto agricolo.
“Ciao Fioravante, come va?“. “Bene – ci risponde lui – e va talmente bene che due bgiorni fa abbiamo avuto famiglia“. “Come, famiglia?” chiediamo noi e Fioravante apre un box e, meraviglia delle meraviglie, sotto i nostri occhi appare un puledrino che ancora con le gambe ad X cerca di stare in piedi, poppando latte dalla mamma Pony.
Si chiama Magò (prima l’avevo chiamata Mango), almeno mi sembra, ed è una femmina.
Bella la Bellaria, belli i nostri posti a due passi dal mare, a due passi dai monti!!!!
Gian Battista Cassulo