Oggi, martedì 6 agosto 2019, a Novi Ligure, nella chiesa della Pieve, si sono svolti i funerali di Bruno Ballestrero, il decano dei barbieri della città, ma soprattutto un vero amante del ciclismo.
Ai tempi della Polisportiva novese, negli anni Ottanta quando iniziava a prendere forma l’idea di raggruppare e coordinare in un unico organismo le varie attività sportive, organizzai nel 1983 la 1° Edizione de “Le Mille Biciclette a Novi” e Bruno ne fu l’anima sostenitrice, ideando il percorso e dandomi una mano a raccoglier coppe e premi da porre in palio per r i gruppi sportivi.
A quei tempi Bruno era il presidente del Gruppo sportivo “Autobocca” mentre io pedalavo come gregario nel Gruppo sportivo della GBC, capitanato dal sig. Burroni, e insieme di buona lena decidemmo di fare un qualcosa per rendere merito alla nostra città, la Città dei Campioni.
E così nel suo negozio di barbiere in via Girardengo, che era anche una vetrina sul passeggio cittadino, nacque l’idea di fare una grande cicloturistica, coinvolgendo tutti i Gruppi sportivi della zona.
Detto fatto, tracciammo il percorso che, partendo dalla allora alberata Piazza della Stazione, si snodava sulle strade dell’Oltregiogo per 63 chilometri, toccando Bosco Marengo, Fresonara, Basaluzzo, Francavilla Bisio, Gavi, Serravalle Scrivia, Cassano Spinola, Villalvernia, Pozzolo Formigaro e trionfale rientro a Novi Ligure!!!!
Era domenica 29 maggio 1983 e sin dalle sette del mattino vedemmo arrivare da ogni dove biciclette e capimmo subito che il nostro sogno di fare una grande cicloturistica si stava avverando.
Per farcela ce l’avevamo messa tutta, ma proprio tutta, coinvolgendo i giornali locali (“l’inchiostro fresco” sarebbe nato due anni dopo, nel 1985) e anche le varie associazioni cittadine, Croce Rossa in testa, nonché il 157° Reggimento “Leoni di Liguria” che ci mandò in piazza una cucina da campo per preparare il tè caldo ai ciclisti in arrivo!!!!!
Io quella mattina non salii in sella perché dovevo fare da apripista con la macchina di testa, ma fu come se pedalassi anch’io davanti a quella marea di bici che formavano un lungo serpentone colorato che sembrava non finisse mai.
E per tutti i paesi che attraversammo gli applausi si sprecavano, tanto che ci sembrava di essere quelli della “Milano – Sanremo”!!!!
Ma l’arrivo a Novi, in Corso Romualdo Marenco davanti ai “Viaggiatori” fu il pezzo forte della giornata, perché all’ingresso in città, in testa alla cicloturistica, si schierò il Gruppo dell’Autobocca con in mezzo Bruno che sembrava un Giulio Cesare in arrivo dalla Gallia per il suo Trionfo, mentre la gente ai lati non finiva più di battere la mani e si sentì anche qualcuno gridare “Viva Coppi!!!!”.
Bruno era stanco dopo quei 63 chilometri ma sereno e felice.
Questa l’immagine che porto ancora nei miei occhi di quella giornata e di naturalmente di Bruno Ballestrero.
Perché lo facemmo? Certamente per Novi, per lanciare un segnale, che poi di lì a sarà poco raccolto con la nascita del “Museo dei Campionissimi”, ma soprattutto lo facemmo per noi, per sentici vivi, per sentirci utili.
Forse oggi nessuno si ricorda più di quell’evento, ma per noi che lo creammo fu l’occasione per sentirci protagonisti della nostra epoca e tanto ci bastò, perché oggi abbiamo qualcosa di cui parlare.
Ma soprattutto un qualcosa da ricordare. Ciao Bruno, hai fatto tanto!!!!
Gian Battista Cassulo
Bruno Ballestrero è mancato il 4 agosto 2019 all’età di 77 anni
Nella galleria di foto le immagini dei premi e della premiazione avvenuta in quella lontana giornata del 29 maggio 1983.
Nelle foto Bruno Ballestrero indossa la maglia del Gruppo sportivo AUTOBOCCA ed io faccio da presentatore/intervistatore