Novi Ligure: il trofeo de “l’inchiostro fresco”, dietro le quinte
Sabato 14 settembre scorso si è svolta la seconda edizione del trofeo de l’inchiostro fresco, che si è disputata nella bella cornice del centro ippico “La Bellaria” di Novi Ligure (Al). Ma ecco qui di seguito una riflessione/racconto su come è stato vissuto l’evento dagli organizzatori
Dietro le quinte
La giornata è stata un successo, sia per la partecipazione molto numerosa sia per il buon livello generale mostrato dai concorrenti. Ma per questo rinviamo al breve resoconto che si trova nella pagina sportiva del giornale.
Ci fa piacere descrivere invece il lavoro preparatorio indispensabile perché le competizioni si possano tenere, concentrandosi sulle peculiarità di una competizione equestre.
Tanto per cominciare, per il trofeo servivano tre campi a disposizione. Uno nel quale allestire i percorsi per le gare di salto ostacoli, un altro per la gimkana, e poi un terzo per le fasi di riscaldamento e per poter essere usato come campo prova per le gare di salto.
La gimkana
Per la gimkana abbiamo deciso di usare il campo in erba, che ha richiesto un passaggio di trinciatrice per rendere uniforme il manto erboso. Poi naturalmente si sono predisposte le varie difficoltà, inclusi i paletti che reggevano i cerchietti di plastica che i partecipanti dovevano infilzare con la lancia (un manico da scope…) per poi depositarli nell’apposito bidone. Al mattino presto, oltre a un controllo, si sono sistemate le ballette di fieno che delimitavano un corridoio da percorrere col cavallo.
Il salto ad ostacoli
Le gare di salto ostacoli hanno richiesto di sistemare in modo opportuno i vari ostacoli (pilieri e barriere), compresa la gabbiache era da usare nelle due gare più impegnative. Una difficoltà è stata quella di predisporre un percorso che potesse consentire di passare da una L70 (ostacoli di altezza max 70 cm) a una C115 senza dover rifare tutto daccapo. Non va dimenticato neanche il fatto che per effettuare una gara riconosciuta dalla FISE (tecnicamente era un “concorso intersociale”) occorre avere a disposizione un tecnico che sia abilitato come “direttore di campo” almeno fino al livello massimo delle gare previste. Per usare un eufemismo, non è che gli ostacoli si possano piazzare a caso, ne va sia della validità tecnica della gara, sia dell’incolumità di cavallo e cavaliere!
Gli accorgimenti tecnici
Poi c’è la preparazione di cavalli e cavalieri (stabulazione compresa, per i cavalli provenienti da altri circoli), che prevede la risoluzione delle consuete piccole difficoltà o imprevisti che inevitabilmente si hanno. Vanno bagnati i due campi in sabbia, per evitare che i binomi siano avvolti dalla “nebbia” provocata dalla sabbia smossa. Non è che basta una volta sola, non regge per tutta la giornata, così come occorre erpicare il campo, per lo meno al termine delle gare mattutine.
L’organizzazione burocratica
E poi c’è da predisporre una giuria, altoparlanti, cronometristi: niente di paludato, ma ovviamente fatto in modo serio. Occorre l’ordine di partenza per le varie gare, con ritocchi quasi fino all’ultimo, per via di partecipanti aggiuntisi all’ultimo momento, e per tener conto di eventuali percorsi fatti da uno stesso cavaliere con cavalli diversi.
Finalmente ci sono le gare.
Ci sono da stilare le classifiche, e poi i momenti più attesi: le premiazioni delle varie gare (mattutine e pomeridiane). E, infine, si mangia e si beve qualcosa insieme, in allegria.
Questo il lavoro dietro le quinte, ricompensato con lo spettacolo di giovani cavalieri che, su buoni cavalli, riescono a fare dei magnifici percorsi “netti”. Applausi per loro, ma applausi anche per noi!!!!
Gli organizzatori