Salvini: «Conte e Di Maio hanno svenduto l’Italia e i suoi confini»
Pubblichiamo qui di seguito, a commento del video girato da Maria Giovanna Basso e montato da Fausto Piombo, un articolo apparso su “Il Secolo XIX” del 27 settembre 2019, a firma di Emanuele Rossi.
Inaugurata in Piazza della Vittoria la Zena Fest della Lega con la presenza di Edoardo Rixi e del capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari.
Ad alternarsi tra gli stand i Consiglieri comunali e municipali del Carroccio con la pettorina bianca, che si sono affannati al servizio ai tavoli e ai banchetti per organizzare la manifestazione di Roma del 19 ottobre.
L’ospite della serata, Matteo Salvini,è arrivato come previsto intorno alle 21,00 a piedi.
Salvini, accompagnato da Giovanni Toti e Marco Bucci è salito sul palco, proprio mentre Rixi e Molinari stavano facendo un comizio.
Toni durissimi e attacco frontale agli ex alleati di governo pentastellati da parte di Molinari: “Cari amici cinquestelle fatevi un giro a Genova e non rompeteci i cogl… con i no alla Gronda!”.
Poi ha preso la parola Salvini. Ha esordito con un “belan figgeu” strappando un lungo applauso: “Confesso che sono venuto di giovedì per non vedere il Milan – ha scherzato, per poi tornare serio – Ma vi dò una notizia in anteprima: dopo 50 anni gli umbri manderanno a casa la sinistra e ve lo firmo qui. Pd e 5 stelle fanno schifo, prima si denunciano poi limonano. Ogni giorno Conte Di Maio e Renzi parlano di me”.
L’ex vicepremier è tornato anche sul caso del carcere di San Gimignano dove sono stati accusati di tortura alcuni agenti: “Io difendo sempre le divise che difendono la nostra sicurezza”.
L’intervento di Salvini spiazza a 360 gradi. Attacca il ministro dell’istruzione sul caso delle assenze giustificate per gli scioperi sul clima: “Greta ha l’età di mio figlio, i ragazzi che si impegnano per un ideale hanno tutta la mia stima. Poi, le proposte che ne derivano possono essere più o meno condivisibili, però mi piacciono i sedicenni che ci mettono la faccia. Mi piacciono meno dei ministri che, nel nome dell’ambiente, dicono sciocchezze. Assurdo autorizzare le bigiate di massa per chi non va in classe”.
Bocciatura senza riserve sulla possibile legalizzazione della cannabis: “Qualche esponente del M5s ha presentato una proposta di legge per legalizzare la vendita di qualche genere di droga. Io vi do la mia parola che faremo le barricate: il suicidio di Stato e la droga di Stato non passeranno mai in un Paese civile, come penso debba essere l’Italia”.
Poi altre stilettate all’ex alleato Di Maio: “Sono già riusciti a raddoppiare gli sbarchi (dei migranti, ndr) in un mese. Non è incapacità: il signor Conte e il signor Di Maio hanno svenduto il nostro paese e i nostri confini”.
Un passaggio anche per le grandi opere, dalla ricostruzione del ponte Morandi dopo la tragedia dell’anno scorso e la Gronda: “Dico grazie al sindaco e ai genovesi per la lezione di coraggio e forza a tutto il mondo. E non permetteremo che un Beppe Grillo qualunque distrugga le nostre autostrade. Stia nelle sue ville e pensi a quel che succede in casa sua”.
In questo caso Salvini allude all’indagine che vede il figlio del comico e fondatore del M5S indagato per violenza sessuale.
Il futuro è scritto, secondo l’ex ministro dell’Interno: “La metà degli italiani entro la primavera voterà (per le regionali) e quelli (chi ha dato vita al governo giallo-rosso, ndr) non possono scappare per sempre. Trovo tanta gente che mi dice che dopo una vita a sinistra voterà la Lega perché noi siamo gli unici vicini ai lavoratori”.
La legge elettorale e il referendum. Matteo Salvini ha poi commentato il Sì della Regione Piemonte alla richiesta di referendum sulla legge elettorale: “Mi è arrivato un messaggio dal presidente della Regione Piemonte, è ufficiale: la primavera prossima avremo un referendum sul maggioritario, finalmente potranno votare 60 milioni di italiani. Chi vince governa, chi perde non rompe le palle. State tranquilli proveranno a fermare anche questo referendum, ma raccoglieremo milioni di firme”.
Rixi: “Gli elettori ci hanno capito, meglio stare all’opposizione”. “È un bel momento per confrontarci con i militanti – ha spiegato Rixi all’avvio della festa – il nostro popolo ha capito che è meglio andare con coerenza all’opposizione. Vedo che Pd e M5s si parlano anche in Liguria e spero che i liguri potranno scegliere tra un governatore come Toti che ha lavorato bene e il candidato di Pd 5 stelle e Renzi tutti insieme, almeno ci si confronterà con il voto e non con i giochetti parlamentari”.
Il popolo della Lega: «Torneremo al governo più forti»
Bucci: “Anche Conte a Genova per l’innalzamento della prima parte del nuovo ponte”.
Alla Zena fest della Lega è intervenuto anche Bucci. E ha parlato del prossimo futuro: “Ho appena avuto la conferma che il Presidente Conte sarà a Genova martedì per l’innalzamento del primo impalcato del nuovo ponte. È una bella notizia perché sarà un momento importante per la città”. Poi il sindaco ha voluto ringraziare i presenti e ai cittadini che supportano l’azione di governo della città: “Voglio ringraziare tutti voi perché ogni volta che c’è qualcosa da fare siete vicini al sindaco. State vicini e avremo grandi risultati”.
Bucci ha voluto precisare, parlando con i cronisti, di essere in Piazza della Vittoria in quanto “sindaco della città, che viene ad accogliere le persone importanti che vengono a Genova”. “Lo faccio per tutti e sono contento di farlo per Matteo Salvini che è un esponente importante di una grande parte della mia maggioranza”, ha spiegato il primo cittadino genovese. “Io non prenderei mai la tessera di nessun partito – ha chiarito poi Bucci – Non l’ho mai fatto in vita mia, né lo farò in futuro: però vedo tante persone che sono d’accordo con la nostra visione di città ed è questo quello che conta”.
Referendum sulla legge elettorale.
Toti: “Entro sabato approveremo la richiesta”.
Il governatore Giovanni Toti ha dato indicazioni sui tempi di votazione della richiesta di referendum sulla legge elettorale: “Abbiamo litigato tutto il giorno in consiglio regionale perché sabato sera vi porteremo approvata la richiesta per il referendum per abrogare la legge elettorale proporzionale. E se il governo non sbloccherà la Gronda ci troveremo tutti qui nella piazza più grande della città per dire no alle prese in giro”.
Emanuele Rossi