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Chiusura dello sportello Bancario Carige di Urbe.

Il Sindaco Antoci: “chiediamo di scommettere sul territorio”

Fabrizio Antoci, Sindaco di Urbe, chiede ai vertici di Carige, da parte di tutta la comunità di Urbe, dei residenti e dei villeggianti, un segnale forte in relazione alla decisione di chiudere lo sportello remotizzato del paese , aperto due giorni a settimana.

Un segnale che come ricorda Antoci nella lettera aperta rivolta ai commissari di Banca Carige, arriva dal Governo Centrale, con la recente approvazione della strategia Aree Interne che stanzia 3,7 milioni di euro per il finanziamento di 28 progetti per tutto il nostro comprensorio. Un segnale che arriva anche da Regione Liguria con la mozione votata all’unanimità  dal Consiglio Regionale e dal Governatore Toti. Dagli imprenditori privati, che scommettono sull’entroterra come il caso dell’imprenditore monegasco che ha acquisito la concessione e lo stabilimento dell’acqua minerale del Faiallo per riprenderne la produzione.

Con queste premesse si è svolta oggi martedì primo ottobre, la manifestazione pacifica davanti allo sportello di Banca Carige di Urbe per chiedere a gran voce di mantenere attivo questo servizio per la cittadinanza.

Insieme ai cittadini e al Sindaco anche i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza e Mauro Righello hanno presenziato a testimoniare la vicinanza della Regione Liguria all’iniziativa.

Uno sportello che è importantissimo per il tessuto economico locale” ribadisce Antoci, “la Carige deve scommettere sull’entroterra perché rischiamo di fare rimanere 50 km di territorio senza uno sportello bancario”

Chiediamo un confronto sul territorio” afferma il consigliere Vaccarezza “da parte di Banca Carige, deve comprendere l’impatto reale sulle comunità. Noi lavoriamo per tenere vive le comunità dell’entroterra, non è pensabile che per prelevare si debbano fare decine di chilometri.  Bisogna dimostrare maggiore rispetto per il territorio.” Sulla stessa linea anche  il consigliere Righello. “Le piccole realtà e le aree interne devono essere sostenute. Un servizio come questo per i commerciali e gli artigiani locali è essenziale, chiediamo un segnale per preservare le realtà dei piccoli comuni”.

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