Marta Calcagno, il nostro Direttore responsabile de “l’inchiostro fresco”, ha condiviso da altri siti un link d’attualità politica ed economica, che io, nella mia qualità di incaricato dell’aggiornamento delle pagine web de “l’inchiostro fresco“, provvedo subito a pubblicarlo.
Si tratta di una dichiarazione dell’On. Federico Fornaro relativa alla nuova manovra finanziaria e specificatamente in ordine alle nuove disposizioni sull’uso del bancomat, ove Fornaro sostiene che “i commercianti onesti non hanno nulla da temere“.
Personalmente ormai è già da molto tempo che uso il bancomat anche per piccoli acquisti o per consumazioni al bar.
Si evitano a volte incresciose operazioni di resto, maneggiamento di denaro e soprattutto di monetine che ingombrano poi tasche e portafoglio.
Inoltre c’è anche una questione di igiene, in particolar modo per i locali pubblici: chi ti serve la brioche e poi tocca il denaro che chissà per quante mani è passato non incorre forse in un comportamento anti igienico?
Dovrebbe esserci una cassiera o un cassiere, ma quanti sono gli esercizi commerciali che hanno questa figura particolare nel loro staff?
Nel bar pasticceria “Tagliafico” di Genova, in via Galata, dove solitamente vado quando scendo in città c’è, ma in quanti altri bar o locali pubblici si trova il cassiere?
E, notate bene, da “Tagliafico”, le brioches di pasticceria (buonissime) e il caffè si pagano in egual misura come ad esempio in un qualsiasi bar di Ovada o di Capriata d’Orba, tanto per citare due altre località ove mi trovo spesso ad andare!!!!!
L’uso del bancomat dunque potrebbe essere il giusto sostituto del cassiere, ed evitare maneggiamenti vari, addirittura anche la digitalizzazione sui tasti del PIN perché per piccoli importi non è necessaria tale operazione ma basta avvicinare il bancomat al POS.
Inoltre con l’uso del bancomat si riesce ad avere, a fine mese, un’esatta panoramica di tutte le piccole spese esperite e quindi poter fare, sia pure nel piccolo quadro del bilancio casalingo, un’analisi dei costi e dei benefici.
Mi è capitato una volta di dover pagare un caffè con 50 euro (ero uscito di casa di corsa e non avevo verificato per tempo quanto avevo dietro).
Un’altra volta invece ero uscito addirittura senza un centesimo in tasca ed avevo già consumato un caffè al bar dove di solito vado.
Non ci sono stati problemi sia nel primo come nel secondo caso perché il bar che solitamente frequento a Novi Ligure, il “Bar Lombardi” di corso Marenco, ha il suo bravo bancomat e io ho pagato con il bancomat!!!!!
Quindi ha ragione Fornaro quando dice che l’uso del bancomat è cosa giusta, perché chi gestisce con trasparenza la propria attività non ha nulla da temere e nel contempo, oltre a garantire le ottimali condizioni igieniche, mette nelle migliori condizioni di pagamento la propria clientela.
Verissimo ma personalmente preferirei vedere i cassieri nei bar come era normale negli anni 60 quando la nostra economia cresceva. Come i cassieri dei bar sarebbe meglio tornare a tante altre figure che rappresentavano altrettanti pisti di lavoro e presrnza di figure che comunque davano servizio e sicurezza, ad esempio i casellanti autostradali, i bigliettari sugli autobus le biglietterie nelle stazioni ecc ecc. La tecnologia la riserverei a scopi più importanti quali la sanità, la sicurezza e l’informazione.