Purtroppo, dati alla mano, importanti statiche europee posizionano sempre il nostro Paese come fanalino di coda per quanto riguarda il numero di libri letti pro capite.
Per cercare di arginare il fenomeno e mutare questa cattiva abitudine sono nate molte manifestazioni pubbliche sparse in tutta la Penisola volte a sensibilizzare le persone alla lettura; mercatini di scambio libri a titolo gratuito, simpatiche ex cabine telefoniche riadattate a piccole biblioteche condivise, caffetterie letterarie dove, sorseggiando comodamente una bevanda calda si può scegliere un libro e trascorrere un piacevole momento in compagnia di quest’amico silenzioso con molte cose da raccontare.
Ma si sa, le cattive abitudini è meglio prevenirle che curarle e l’assessorato alla cultura del comune di Arquata Scrivia ha deciso di partecipare al progetto nazionale “Nati per leggere” immediatamente da quando è stato fondato nel 2009, calendarizzando circa cinque eventi all’anno nella biblioteca comunale coinvolgendo bambini di età compresa tra i tre e i nove anni con i rispettivi genitori.
La bibliotecaria spiega “Solitamente si cerca di far coincidere gli eventi con le festività; perciò ora abbiamo sfruttato Halloween. I bambini si sono sistemati nell’angolo che la biblioteca gli ha predisposto e hanno ascoltato me che ho letto loro un brano tratto da un libro per l’infanzia. Alla fine abbiamo costruito insieme con il cartone e l’utilizzo di piccoli strumenti riproduzioni dei personaggi del racconto. Tutto questo ha lo scopo oltre che di far amare i libri anche di aumentare l’attenzione dei piccoli; infatti, sapendo che poi dovranno realizzare con le loro mani ciò che ascoltano, restano molto attenti per tutta la durata della lettura. Sono stati fatti studi da equipe di pediatri e psicologi infantili e hanno riscontrato anche notevoli benefici sul loro sviluppo emotivo.”
La bibliotecaria conclude dicendoci che il prossimo evento di questo genere si terrà prima delle festività scolastiche natalizie; noi concludiamo dicendo che è importante partecipare anche se si è adulti, in particolare se genitori responsabili.
Fausto Cavo