Dopo la pubblicazione dell’antologia “Racconti liguri” (Historia, 2019), abbiamo incontrato l’archeologa Elena Ponte, la quale ha partecipato alla realizzazione di questa raccolta di racconti con il suo “Il castello nella roccia” racconto riguardante il Castello della Pietra situato nel comune di Vobbia.
Questa signora, originaria della frazione Sarissola del comune di Busalla, è stata folgorata dalla passione per la scrittura già in tenera età, in cui si dilettava a scrivere fiabe e brevi racconti senza mai però prenderne in considerazione la pubblicazione. Mentre, sempre nell’infanzia, il nonno la accompagnava a visitare castelli e vecchi ruderi della zona come il Castello di Savignone, quello di Montoggio, quello di Borgo Fornari, quello di Francavilla Bisio ed altre antiche strutture come ad esempio il Forte di Gavi.
Si sa, ciò che possono trasmettere i nonni nella nostra infanzia può essere determinante anche per la vita adulta e così è stato anche per la signora Ponte, che ha dichiarato di aver intrapreso la facoltà di archeologia all’università proprio grazie alla passione trasmessa dal nonno.
Ma le due passioni non erano destinate a rimanere isolate perché nel 2008, l’allora sindaco del comune di Busalla contattò tutti i laureati in materie attinenti per collaborare alla valorizzazione delle strutture storiche della zona e il destino ha scelto che la signora andasse proprio a fare la guida turistica nei weekend al Castello della Pietra tanto amato da suo nonno.
Svolse questa attività per circa cinque anni, poi smise per i troppi impegni personali. Ma a distanza di altri cinque anni, per puro caso nel selvaggio mondo di internet, si imbattè nel 2018 in un concorso letterario, dove gli unici requisiti richiesti erano l’essere residenti nella regione Liguria e scrivere qualcosa inerente al suo territorio.
Colta al volo l’occasione, l’archeologa di Busalla mise su carta idee, impressioni ed emozioni suscitate nei cinque anni di collaborazione al Castello e ottennero il meritato successo data la loro pubblicazione nell’antologia proprio quest’anno.
La signora Ponte conclude: “È nato tutto per puro caso. Una serie di eventi casuali hanno fatto si che riuscissi ad unire l’amore spontaneo che da sempre ho per la scrittura all’amore per il Castello della Pietra che mio nonno mi fece nascere quando ero ancora bambina. Non avrei mai pensato un giorno di poter mettere su carta tutto quello che ho provato al Castello come le emozioni che si provano nelle varie stagioni in quel luogo incantevole.”
Fausto cavo