Il mare mosso. Un’onda anomala, una nave è
in difficoltà sommersa dai marosi, il timone diventa ingovernabile e, iniziando
a girare vorticosamente, una delle sue caviglie colpisce al petto il timoniere
che è anche l’armatore della nave.
Si tratta di Giovanni Bevilacqua,
genovese doc dallo spirito aperto e sincero. Uno insomma che sa dire “pane
al pane e vino al vino”. Oltre ad essere un lupo di mare è anche il sindaco
della Provveditoria Ligure dove però deve fare i conti con i dirigenti
di quell’organismo che non sono altrettanto schietti e affidabili come lui.
Ma quel colpo di timone
preso in pieno petto durante la burrasca gli lascia il segno. Fa fatica a
respirare e anche a lavorare e allora ecco che si decide ad andare dal medico
che gli prescrive una radiografia.
L’esito è micidiale: gli restano tre
mesi di vita e allora Bevilacqua decide di chiudere in bellezza la sua
avventura terrena togliendosi alcuni sassolini dalle scarpe e mette in piazza
tuti i “maneggi” dei dirigenti della Provveditoria Ligure facendo
scoppiare uno scandalo.
E a nulla servono i consigli della sua
fedele segretaria a smorzare i toni. Bevilacqua va avanti deciso tanto da essere sfidato persino a duello, ma
la vita riserva sempre qualche sorpresa: il medico gli comunica che per lui non
c’è nessun “pericolo di vita” e che le sue condizioni di salute sono
eccellenti.
Semplicemente
c’è stato uno scambio di
cartelle cliniche, ma ormai la macchina della verità sugli “affari
sporchi” è entrata in funzione e diventa inarrestabile, e Bevilacqua
finalmente si sente rinascere libero e felice.
La morale dunque
è questa: per essere felici prima di tutto bisogna sentirsi
liberi e la libertà, o meglio la pace con sé stessi, altro non può che venire dal nostro
interno, dal nostro modo di essere, dal nostro io.
Questa la bella
commedia del grande Gilberto Govi andata in scena ieri sera (sabato 15 febbraio 2020) al Teatro dei Frati a Novi Ligure che, grazie all’organizzazione del Gruppo
Alpini “Aldo Zanotta” di Novi, ha visto sul palco
la bravissima compagnia teatrale “I Gobbi” di Arquata Scrivia, che ha riscosso applausi a scena aperta.
Gian Battista Cassulo
Personaggi
e interpreti
Giovanni
Bevilacqua – Nitto Lasagna
Paola (sua segretaria) – Gabriella Bazzani
Rosy (dattilografa) – Lisetta Sgrò
Pietro (fattorino) – Marco Carrea
Bonetti (dipendente) – Luca Roatta
Lola – Gabriella Bazzani
Teresa (la domestica) – Emilia Dallafiore
Giornalista – Tina Librace
Conte
Terzani – Pino Parmella
Prof. Brunelli – Francesco Gatti
Avv. Baratti – Francesco Traverso
Comm. Longoni (telefonata fuori scena) Luca Roatta
A COLPI DI TIMONEIl mare mosso. Un’onda anomala, una nave è in difficoltà sommersa dai marosi, il timone diventa ingovernabile e, iniziando a girare vorticosamente, una delle sue caviglie colpisce al petto il timoniere che è anche l’armatore della nave. Si tratta di Giovanni Bevilacqua, genovese doc dallo spirito aperto e sincero. Uno insomma che sa dire “pane al pane e vino al vino”. Oltre ad essere un lupo di mare è anche il sindaco della Provveditoria Ligure dove però deve fare i conti con i dirigenti di quell’organismo che non sono altrettanto schietti e affidabili come lui. Ma quel colpo di timone preso in pieno petto durante la burrasca gli lascia il segno. Fa fatica a respirare e anche a lavorare e allora ecco che si decide ad andare dal medico che gli prescrive una radiografia.L’esito è micidiale: gli restano tre mesi di vita e allora Bevilacqua decide di chiudere in bellezza la sua avventura terrena togliendosi alcuni sassolini dalle scarpe e mette in piazza tuti i “maneggi” dei dirigenti della Provveditoria Ligure facendo scoppiare uno scandalo.E a nulla servono i consigli della sua fedele segretaria a smorzare i toni. Bevilacqua va avanti deciso tanto da essere sfidato persino a duello, ma la vita riserva sempre qualche sorpresa: il medico gli comunica che per lui non c’è nessun “pericolo di vita” e che le sue condizioni di salute sono eccellenti.Semplicemente c’è stato uno scambio di cartelle cliniche, ma ormai la macchina della verità sugli “affari sporchi” è entrata in funzione e diventa inarrestabile, e Bevilacqua finalmente si sente rinascere libero e felice.La morale dunque è questa: per essere felici prima di tutto bisogna sentirsi liberi e la libertà, o meglio la pace con sé stessi, altro non può che venire dal nostro interno, dal nostro modo di essere, dal nostro io.Questa la bella commedia del grande Gilberto Govi andata in scena ieri sera (sabato 15 febbraio 2020) al Teatro dei Frati a Novi Ligure che, grazie all’organizzazione del Gruppo Alpini “Aldo Zanotta” di Novi, ha visto sul palco la bravissima compagnia teatrale “I Gobbi” di Arquata Scrivia, che ha riscosso applausi a scena aperta. Gian Battista CassuloPersonaggi e interpretiGiovanni Bevilacqua – Nitto LasagnaPaola (sua segretaria) – Gabriella BazzaniRosy (dattilografa) – Lisetta SgròPietro (fattorino) – Marco CarreaBonetti (dipendente) – Luca RoattaLola – Gabriella BazzaniTeresa (la domestica) – Emilia DallafioreGiornalista – Tina LibraceConte Terzani – Pino ParmellaProf. Brunelli – Francesco GattiAvv. Baratti – Francesco TraversoComm. Longoni (telefonata fuori scena) Luca Roatta
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