La ferrovia a scartamento ridotto che collega Genova a Casella, attraversa tre valli: Bisagno, Polcevera e Scrivia, con un percorso davvero molto panoramico. In un susseguirsi di brevi gallerie, piccoli viadotti, ponti e innumerevoli curve, anche di raggio abbastanza stretto, permesso dallo scartamento ridotto dei binari. Pur non toccando quote particolarmente elevate (il punto più alto ai 458 metri di Crocetta d’Orero, il più basso i 93 metri Piazza Manin), si può considerare una linea di montagna; in pratica un susseguirsi di salite e discese. Fu aperta all’esercizio nel 1929 (a settembre ha festeggiato il 90° compleanno). Il servizio fu sospeso nel novembre 2013, causa danni sul percorso causati da frane e alluvioni. Dopo lunghi lavori di ripristino e timori di chiusura definitiva, l’esercizio è ripreso dal maggio 2016. E prosegue abbastanza regolarmente, anche se con temporanee sospensioni per frequenti lavori di manutenzione sulla massicciata ferroviaria, resi necessari dalla natura franosa dei terreni. Dal 2016 il servizio è gestito dall’Azienda municipale trasporti di Genova, l’AMT, cui la Regione Liguria ha rinnovato la concessione fino al 2025. Sono stanziati 9,4 milioni di euro di investimento, oltre ad altri 17 milioni che dovrebbero arrivare dal governo.
Si tratta di una linea ferroviaria con caratteristiche davvero particolari: unisce l’aspetto spettacolare e paesaggistico, tipico delle linee turistiche, a un servizio urbano e suburbano simile a quello dei tram-treno molto diffusi in nord Europa. Salvaguardando completamente l’aspetto ecologico, trattandosi di linea completamente elettrificata che non produce inquinamento. E neppure causa problemi al traffico stradale, essendo i passaggi a livello senza barriere e attraversati a velocità ridotta, senza necessità di lunghe chiusure delle strade interessate.
Sono state pure restaurate e rimesse in servizio alcune automotrici storiche.
I risultati, almeno dal punto di vista di gradimento e interesse dei viaggiatori, sono buoni. Specialmente nei fine settimana e nei giorni festivi è facile che i trenini registrino il tutto esaurito. Tanto è vero che l’azienda, a differenza di quanto si verifica nelle ferrovie più commerciali, preferisce scegliere i giorni feriali anziché i fine settimana come giornate per eventuali sospensione del servizio (sostituito da autobus) per i lavori necessari.
L’AMT concede pure, previa prenotazione, il noleggio della corsa di convogli speciali, costituiti da una elettromotrice e da uno o più vagoni, anche dei tipi storici : ad esempio per matrimoni, o per il trasporto di biciclette e gruppi di escursionisti numerosi.
Oltre ai turisti, anche normali pendolari, tra cui molti studenti, sono tornati a utilizzare un servizio che, anche se non particolarmente veloce, permette di evitare più lunghi percorsi stradali.
Fino al 31 marzo è in vigore un’ulteriore iniziativa promozionale, che può interessare chi, per residenza o lavoro o studio, si abbona ai servizi AMT: chi acquista un abbonamento mensile o annuale, sulla rete urbana di Genova, con la tessera CityPass, ha diritto a un viaggio Genova Casella andata e ritorno per due persone (in pratica quattro biglietti) in omaggio. Inoltre, sempre fino al 31 marzo, ha diritto a un ingresso gratuito a Palazzo Reale, Palazzo Spinola, al Museo d’Arte Orientale Chiossone; e al 50% di sconto sull’ingresso all’Acquario di Genova.
Stefano Rivara
in copertina: un trenino alla partenza dalla stazione di Casella