Oggi su “La Stampa” leggo che è purtroppo scomparso Gustavo Gualeni che avevo conosciuto negli anni Settanta alla Cemm di Alessandria.
In quel periodo facevo parte della Commissione Abbellimento Impianti delle Ferrovie dello Stato e tramite il sig. Caruzzo mi capitò di vedere i prodotti della Cemm che erano dei pannelli formati da un compensato molto particolare, resistente e dalle tonalità e disegni più diversi ma molto gradevoli, adatti soprattutto per uffici e locali pubblici.
Ne parlai con l’allora capo dell’Ufficio Lavori di Genova, l’Ing. Cesare Romano, e iniziammo la sperimentazione e il collaudo di quel materiale nella stazione di Novi Ligure, la cui sala d’aspetto ogni anno doveva essere tinteggiata per coprire scritte e atti vandalici.
Quel materiale a distanza di un anno dalla sua posa in opera, con mia grande soddisfazione resistette ai vandalismi e allora procedemmo, andando avanti sempre per gradi, a rivestire altre parti della stazione di Novi, dagli uffici dei Dirigenti al Movimento ad altri locali pubblici ivi compresa la sala d’aspetto di prima classe che a quell’epoca era un vero e proprio salotto con tanto di monumentale specchiera. E lì provammo a rivestire anche il soffitto.
Fu un vero successo anche perché, oltre a rendere più gradevoli i locali, abbattemmo i costi annuali di manutenzione non dovendo più ricorrere alle periodiche tinteggiature.
Collaudato quel materiale nella stazione di Novi, si iniziò a porlo in opera anche in altre stazioni del Compartimento ferroviario di Genova, adoperando anche altri tipi di pannelli che nel frattempo erano arrivati sul mercato, tutti molto belli, facili da montare e soprattutto resistentissimi.
Oggi leggendo su “La Stampa” la notizia della scomparsa Gustavo Gualeni che con il nipote Osvaldo Guzzardella e con gli altri suoi collaboratori, in primo luogo il sig. Caruzzo, era riuscito a rendere la dinamica e conosciuta sua attività imprenditoriale, mi sono ritornati alla mente questi miei ricordi lontani e così, uscito dalla redazione de “l’inchiostro fresco” e imbracciata la mia fotocamera, sono andato nelle stazione di Novi dove, ancora si può vedere sempre bello a distanza ormai di quasi cinquant’anni, il soffitto rivestito con i pannelli della Cemm in quella che una volta era la sala d’aspetto di prima classe ora degradata a corridoio d’accesso ai binari!!!!
Gian Battista Cassulo