Oggi la bufera che ci ha investiti, ci ha calato di colpo in quello che sino a poco tempo fa sembrava un qualcosa di lontano, improbabile o forse anche fantascientifico e invece si è avverato e lo stiamo vivendo sulla nostra pelle.
Senz’altro questa nostra società che si è voluta indirizzare verso un modello di spersonalizzazione nei rapporti sociali, nella corsa frenetica, nel raggiungimento di obbiettivi sempre più sfidanti, nella crescita esponenziale, e fondamentalmente in un maggior egoismo, ci ha fatto perdere di vista l’essenziale, l’umano.
Ma ci sono ancora luoghi dove il rapporto con le persone, il valore del singolo e l’apporto che gli stessi portano alla Comunità, sono beni preziosi ed insostituibili, sono quel filo sottile ed invisibile che tutti unisce e ci fa sentire vivi e reali, utili e solidali gli uni verso gli altri, ed è in uno di questi luoghi che ha voluto vivere e rendersi disponibile agli altri Mauro Berretta, il nostro Mauro un cremolinese doc da generazioni, il medico e odontoiatra stimato, il Marito, il Padre di famiglia, il Nonno premuroso, solerte e sempre solare.
La sua disponibilità verso gli altri è indiscussa, trasferitosi da tempo a Cremolino eleggendola sua residenza principale, si è messo a disposizione da sempre per le varie associazioni che promuovono il nostro territorio, nella Pro loco, storico socio e attivista lo trovavi alla cassa bis delle tagliatelle o delle frittelle o alla camminata gastronomica o ad Acqui in mezzo al baccano e alla confusione, Lui , sempre con il suo tratto gentile con il suo sorriso accattivante con i suoi modi d’altri tempi.
Nella Associazione Sportiva Tamburello collaborando con le varie attività, durante l’annuale Festa nel campo e sugli spalti a tifare Cremolino.
Come stimato ed apprezzato Sindaco, ha portato alto il nome del suo Comune spendendosi tantissimo a livello personale, cercando collaborazioni con altri Comuni del territorio, Regione, Provincia e Prefettura, per dare risposte e servizi maggiori ai suoi concittadini, in tempi sempre più bui per gli enti locali e soprattutto per quelli più piccoli che soffrono maggiormente i contraccolpi di una crisi economica lunga e devastante ed una politica miope ed ottusa nel confronto degli stessi .
Ricercando sempre persone e favorendo iniziative che potevano portare il nome di Cremolino ad essere conosciuto dal grande pubblico, alcuni esempi, l’attivazione del registro della De.CO Comunale, nuovo impulso alla biblioteca Comunale, il gemellaggio con la Municipalità di Revere nel Mantovano per il comune patrocinio Sant’Alberto da Trapani, dove si è intessuta una corposa collaborazione e una salda amicizia con visite reciproche nei vari territori, la visita a Cremolino da parte dell’associazione Club di Papillon di Paolo Massobrio, che ha destato un grande successo, In occasione del bicentenario Giubilare al Santuario della Bruceta si è adoperato in prima persona per ottenere le autorizzazioni e permessi, invitando autorità di Enti Istituzionali a vari livelli in occasione delle varie celebrazioni che hanno portato a Cremolino moltissime persone.
Nell’Arciconfraternita, dove da sempre è stato membro , facendo altresì parte di quel manipolo di volenterosi che hanno riattivato questo antico sodalizio ormai dormiente da diversi decenni, contribuendo con idee e materialmente per organizzazione delle diverse Feste Religiose e iniziative benefiche, sostenitore convinto della collaborazione tra Confraternite consorelle, Belforte, Crevari, la Guardia di Grillano, facendo suoi i pilastri su cui si regge una Confraternita, la Preghiera, la Carità ed il Culto pubblico. Ricoprendo il ruolo di Priore da tutti benvoluto ed apprezzato.
Sempre partecipe ed attivo alla vita della Comunità Parrocchiale interessandosi e apportando il dono prezioso della sua fede, e la sua particolare devozione a Maria Santissima.
Saint Exupery nel “Piccolo Principe” scrisse: “l’essenziale è invisibile agli occhi”, ecco, possiamo attestare che Mauro era una persona che andava all’essenziale a quello che conta nella vita e nella comune convivenza, ai valori veri ed immutabili, a quel senso di appartenenza a cui tutti pensiamo e ci sentiamo inseriti rendendoci più forti nei momenti della prova.
Una robusta e sana formazione, Mauro l’aveva ricevuta dalla sua Famiglia negli anni della fanciullezza e dell’adolescenza, trovando poi, come allievo dell’istituto Calasanzio di Cornigliano, quell’ulteriore linfa di sapere e conoscenza che lo ha guidato per tutta la sua vita.
Don Bosco diceva ai suoi ragazzi, dovete diventare dei buoni cristiani e dei bravi cittadini crediamo che calzi a pennello per l’amico e confratello Mauro, vogliamo ricordarlo così e ci sembra ancora di vederlo passeggiare lungo le strade del nostro paese, con il suo portamento distinto ed elegante mentre osserva e si gratifica di un luogo a lui tanto caro, e vedendoci da lontano ci saluta con la mano e ci sorride , oggi vogliamo dirti arrivederci caro amico sarai sempre presente nel nostro cuore.
Luigi Torrielli