In questa Italia sottoposta alle misure restrittive necessarie ad isolare i focolai del virus, che sta mettendo in ginocchio il mondo intero, anche in Valle Stura è calato da quasi un mese il clima da coprifuoco.
Le misure precauzionali impongono infatti di rimanere nelle proprie abitazioni, limitando l’uscita per l’espletamento di attività indispensabili, come indicato nel Dpcm 9 marzo 2020.
In questo clima che, nell’era della globalizzazione contrasta con la quotidianità cui siamo abituati, emerge tutta la fragilità della nostra società, nonostante l’evoluzione tecnologica ci abbia illuso, fino a ieri, di essere in buona parte padroni del nostro tempo.
Purtroppo le cose non stanno proprio così, la grandezza dell’uomo tecnologico, che si sente onnipotente dietro a formule matematiche, con la realizzazione di progetti faraonici o ancor peggio catturato dall’euforia degli effimeri numeri da capogiro che animano quotidianamente le borse internazionali, è una mera illusione che si sgretola impotente al cospetto di un microrganismo acellulare di dimensioni microscopiche, invisibile ai nostri occhi.
Ebbene anche nella nostra ridente valle, dove il pericolo sembrava così lontano, è arrivato il nemico invisibile, quel nemico, che qualcuno ha sottovalutato paragonandolo ad una comune influenza stagionale, oggi costringe anche noi alla clausura forzata nelle nostre abitazioni, impedendoci di svolgere quella vita così normale che, quando tutto sarà finito, apprezzeremo realmente come mai abbiamo fatto.
Nel frattempo ringraziamo tutti coloro che sono impegnati a contenere l’epidemia, che prestano servizio nelle strutture sanitarie di ogni tipo, i medici di famiglia, i farmacisti, i militi della CRI, le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, gli esercenti le attività commerciali ed in generale tutti coloro che contribuiscono a fornire un aiuto per superare questo difficile momento
Fortunatamente i cittadini dei comuni valligiani hanno ascoltato le raccomandazioni dei loro Primi Cittadini contribuendo al contenimento dello sviluppo della malattia e dei casi di contagio.
L’augurio della nostra redazione affinché presto ci si possa incontrare tutti in piazza per festeggiare la vittoria su questo maledetto Covid19.
Giacomo Piombo