Ai l lettori de “l’inchiostro fresco“
Come anticipazione di stampa, comunichiamo che per la regia di Fausto Piombo è in via di elaborazione il reportage:
“Il 25 APRILE NELL’OLTREGIOGO”
Alla realizzazione di questo reportage hanno collaborato:
Coordinamento: Gian Battista Cassulo
Documentazione storica: Marta Calcagno
Testi e voce narrante: Giacomo Piombo
Corrispondenti
Per la Valle Scrivia: Fausto Cavo e Anna Pernecco
Per la Valle Stura: Luca Serlenga
Per l’alta valle dell’Orba: Matteo Serlenga
Per Ovada e l’ovadese: Pietro Caneva
Riprese: Umberto Cecchetto
Regia: Fausto Piombo
TESTO:
Con l’8 settembre del 1943 per il nostro Paese si apre una stagione ancor più tragica di quella iniziata il 10 giugno 1940 quando Benito Mussolini, inseguendo il sogno della “guerra lampo” dichiarò a Francia e Inghilterra entrando di fatto nella carneficina della Seconda Guerra Mondiale.
Una guerra che non si rivelò per nulla “lampo” ma che lasciò sul campo quasi 500 mila morti tra militari e civili e l’Italia ridotta ad un cumulo di macerie.
La guerra si concluse con l’armistizio di Cassibile firmato, su mandato del Gen. Pietro Badoglio – che dal 25 luglio 1943 era stato nominato dal Re Vittorio Emanuele III, capo del governo in sostituzione di Benito Mussolini – il 3 settembre dal Gen. Giuseppe Castellano e dal Gen, Bedell Smith.
L’armistizio fu reso pubblico l’8 settembre 1943 e da quel momento l’Italia risultò divisa in due blocchi:
- il Sud in mano agli Alleati e formalmente ancora un Regno,
- il Nord in mano ai tedeschi dove si forma il 22 settembre 1943 la Repubblica Sociale Italiana meglio conosciuta come Repubblica di Salò
Linea di confine tra i due blocchi la linea Gustav che venne sfondata il 18 maggio 1944 dagli alleati che si apprestavano a risalire tutta la penisola.
Dopo l’8 settembre soprattutto al Nord si apre una sanguinosa guerra civile che si concluse il 25 aprile 1945 con la Liberazione di Milano.
Dopo questa data scompaiono i due tragici personaggi che avevano incendiato il mondo: il 28 aprile 1945 a Giulino di Mezzegra viene giustiziato Benito Mussolini e il 30 aprile 1945 si suicida Hitler nel suo bunker a Berlino.
La lezione che dovrebbe venire da quei giorni è che la Libertà è un bene prezioso ma che ci vuole poco a perderla.
Per preservarla è necessaria la partecipazione politica e sociale esercitata dal basso da tutti noi, con le nostre azioni quotidiane, con il nostro lavoro, con il nostro impegno civile.
Il tutto senza odio e rancore sociale ma, come diceva anche Aldo Gastaldi detto “Bisagno”, primo partigiano d’Italia, con la tolleranza e il rispetto per le idee degli altri e a difesa non già di questo o quel partito ma contro ogni ingiustizia!!!!!
Le redazione de “l’inchiostro fresco” di Novi Ligure
ECCO QUI DI SEGUITO I PROGRAMMI DELLE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI PER IL “25 APRILE” NELL’OLTREGIOGO:
BUSALLA
NOVI LIGURE
TORTONA
OVADA