Una signora di Predosa, Palmarosa Gollo, è impegnata nella battaglia al coronavirus: produce mascherine per i concittadini e cuffie di protezione per i sanitari.
I medici e gli altri operatori sanitari e assistenziali spesso faticano a trovare mascherine, guanti, visiere e gli altri indumenti necessari per proteggersi dal coronavirus. Anche i cittadini non sanno dove trovare le mascherine.
Per fortuna numerose e benemerite signore, esperte di cucito, hanno messo mano alle loro macchine e producono strumenti di protezione che donano ai sanitari e alla popolazione.
È il caso della signora Palmarosa di Predosa che dapprima si è messa a produrre mascherine per i suoi concittadini.
Per le sue realizzazioni è ricorsa agli scampoli che previdentemente aveva conservato.
Un problema sono stati gli elastici per fissarle al volto. Sono introvabili perché i negozi sono chiusi e le piattaforme online li consegnano con molto ritardo.
Palmarosa non si è scoraggiata e avvalendosi di amici ha reperito il quantitativo necessario.
Messa a pieno regime la produzione di mascherine si è cimentata in un’altra realizzazione.
La figlia, Alessandra Laguzzi, è medico e ha coraggiosamente accettato di fa parte delle USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale), i sanitari che assistono i malati di Covid19 nelle loro abitazioni.
Alessandra ha detto alla mamma che mancavano le cuffie per proteggersi dal virus.
Ne erano sprovvisti anche i Medici di Famiglia, i Pediatri di Libera Scelta, le Guardie Mediche e le segretarie degli Studi Medici.
In questo periodo abbiamo scoperto tutta l’importanza di questi operatori che sono un presidio importante per la lotta al virus, al pari delle strutture ospedaliere.
Palmarosa ha prontamente compreso cosa fosse necessario fare.
Attraverso internet ha recuperato il cartamodello e si è messa alla macchina da cucire.
Gli scampoli che aveva in casa erano di vari colori e le cuffie prodotte sono vere creazioni di alta moda.
Ad oggi la produzione ha superato le cento unità. Le cuffie, come in precedenza le mascherine, sono state donate gratuitamente. In questo caso a chi chiedeva come sdebitarsi è stato proposto di donare un’offerta alla Parrocchia di Predosa.
Giuspo Botto