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Una riflessione sull’attuale situazione emergenziale

Dall’On. Federico Fornaro, capogruppo di “Liberi e Uguali” alla Camera dei deputati, riceviamo e pubblichiamo la seguente dichiarazione rilasciata il 23 aprile 2020

-“Le anticipazioni, le bozze, le opinioni varie diffuse a piene mani su ogni mezzo di comunicazione sulla cosiddetta Fase 2 stanno creando confusione e non fanno che aumentare il disagio delle persone rispettose delle restrizioni. Le modalità della ripartenza devono fondarsi su atti del Governo, in pieno raccordo istituzionale con le Regioni e gli enti preposti, e non sulla narrazione di esperti e opinionisti. Ai cittadini bisogna dare certezze e indicare loro una strategia chiara che tenga conto di un dato oggettivo: siamo ancora in emergenza sanitaria. La salute di cittadini, lavoratori e lavoratrici deve rimanere al primo posto, pur in un contesto di graduale ripresa delle attività quotidiane“.

On. Federico Fornaro

Da “Articolo Uno” – Coordinamento di Alessandria – Asti, che ha una sede operativa a Novi Ligure (Al) in Largo Valentina 49, riceviamo e pubblichiamo questa nota sulla situazione emergenziale in Piemonte

La situazione per l’emergenza Covid nella nostra Regione sta assumendo ormai da giorni una connotazione molto preoccupante.

I dati dei contagi sono in continua crescita con percentuali elevate e a tutt’oggi il Piemonte è secondo solo alla Lombardia come numero di ammalati, i casi accertati nelle due regioni sommati l’uno con l’altro rappresentano il 50% circa del totale nazionale, in costante crescita.

Aver seguito il modello lombardo anziché quello veneto ha pagato in negativo anche nella nostra provincia (ndr.: Alessandria) questa crescita è diventata esponenziale negli ultimi giorni con diverse centinaia di casi in più.

I motivi per i quali si stia verificando tutto questo sono ormai noti a tutti, una gestione indecisa dell’emergenza, i tamponi a lungo attesi nelle strutture sanitarie e nelle RSA vengono fatti solo da pochi giorni, l’incertezza se accettare o meno gli aiuti in termini di personale medico offerti dallo Stato, una procedura per verificare il contagio che ha reso difficile la gestione dei pazienti a domicilio, le mail intasate e quelle andate perdute.

Oggi, che sono considerevolmente aumentati gli accertamenti prevalentemente nelle RSA, emerge la dimensione della diffusione del virus nell’intero territorio che porta al pesante incremento dei numeri del contagio che stiamo constatando, tenendo presente che il monitoraggio e la ricerca delle persone positive all’interno delle famiglie va molto a rilento soprattutto nei territori delle Provincie di Asti e Alessandria.

Tutti sanno ormai che è fondamentale, non solo per isolare il contagio ma soprattutto per salvare vite umane, la cura a casa con i prodotti che hanno dimostrato di essere efficaci per fermare la degenerazione della malattia.

Però se prima non viene diagnosticata la positività al virus nessuno somministra la cura, per questo è indispensabile fare tamponi anche nelle famiglie.

In questa situazione diventa difficile se non impossibile per tutti, governo regionale in primis, programmare la fase 2, cioè la ripresa delle attività produttive, garantendo la dovuta sicurezza ai lavoratori di ogni ordine e grado, e alla popolazione tutta.

Noi riteniamo che questo sia un momento in cui occorra la massima unità tra tutte le forze che amministrano il territorio dalla Regione alle Provincie ai Comuni capoluogo e a tutti i Comuni.

Pur in presenza delle criticità palesate nella gestione dell’emergenza da parte dell’unità di crisi regionale non vogliamo fare ora solo delle polemiche, ci sarà un tempo in cui ognuno si assumerà le proprie responsabilità per ciò che ha fatto o farà.

Consideriamo un provvedimento utile, data la situazione, la nomina di una nuova task force fatta di esperti e scienziati, sulla falsariga della proposta fatta dal consigliere regionale Grimaldi, che andrà a supportare l’unità di crisi piemontese per superare le criticità fin qui emerse nella gestione dell’emergenza.

Auspichiamo che il lavoro sia prevalentemente incentrato ora per garantire il monitoraggio della presenza del contagio all’interno delle famiglie con un considerevole aumento dei tamponi e garantendo l’assistenza e le cure domiciliari necessarie e con i farmaci ormai sperimentati nelle realtà dove hanno prodotto efficacia e che non sono reperibili sul mercato ma solo negli ospedali e vengono distribuiti solo ai casi accertati, lasciando così scoperta una larga parte di popolazione che può essere ammalata e non accertata mettendo seriamente a rischio la vita di queste persone.

Riuscire in questo intento salverebbe altre vite e solo così sarebbero garantite le condizioni necessarie per l’attuazione della fase due, ripresa delle attività produttive, anche nella nostra regione.

Articolo Uno – Coordinamento Alessandria – Asti

Nella foto i apertura l’On. Federico Fornaro di Articolo Uno, eletto nella lista Liberi e Uguali nella circoscrizione Piemonte 2 già Senatore della Repubblica attualmente membro delle Commissioni Affari costituzionali Agricoltura – Vigilanza RAI e membro della Conferenza dei Presidenti di Gruppo – Sotto il grafico dell’andamento dei contagi in Piemonte e un gruppo di sanitari in una RSA.

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