1° MAGGIO FESTA DEL LAVORO: INTERVISTA A GIAN PIERO AMEGLIO

Oggi è il 1° Maggio, giorno dedicato alla Festa del Lavoro, o più precisamente alla Festa dei Lavoratori, come fu decretato nel corso della Seconda internazionale che si tenne a Parigi nel 1889.

I fatti sono noti: tuto risale agli scioperi degli operai di Chicago che nel 1867 portarono alla conquista delle otto ore lavorative e al successivo 1° Maggio 1886 quando, sempre a Chicago, uno sciopero indetto per estendere tale legge a tutti gli altri Stati dell’Unione fu represso nel sangue.

Nel nostro Paese la Festa del 1° Maggio venne recepita nel 1890 con un articolo titolato “Per primo maggio”, uscito il 26 aprile 1890 a Forlì sulla rivista anarchica “La Rivendicazione”, ma bisognerà attendere il 1923 quando con Regio decreto legge n. 692 le otto ore lavorative diventeranno legali.

Nei tempi più vicini a noi, in Italia la Festa del 1° Maggio si lega al ricordo della strage avvenuta il 1° Maggio 1947 a Portella della Ginestra, nella Piana degli Albanesi in Sicilia, quando la banda Giuliano aprì il fuoco su una adunanza di contadini, lì convenuti per ricordare Nicola Barbato (1856 – 1923), medico e politico militante socialista, storico difensore del mondo rurale siciliano.

Ed è per tale ragione che oggi, a noi de “l’inchiostro fresco” piace ricordare questo 1° Maggio 2020, che per l’emergenza coronavirus non può avere il suo solito palcoscenico pubblico, con questa intervista raccolta da Genny Notarianni a Gian Piero Ameglio, Presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.) di Alessandria e montato dal nostro Fausto Piombo.

A tutti una buona visione ringraziando ancora gli agricoltori che in questo periodo di emergenza sanitaria sono riusciti lo stesso a non far mancare nulla sulle nostre tavole.

Giacomo Piombo

1° MAGGIO FESTA DEL LAVOROUN’INTERVISTA A GIAN PIERO AMEGLIOOggi è il 1° Maggio, giorno dedicato alla Festa del Lavoro, o più precisamente alla Festa dei Lavoratori, come fu decretato nel corso della Seconda internazionale che si tenne a Parigi nel 1889.I fatti sono noti: tuto risale agli scioperi degli operai di Chicago che nel 1867 portarono alla conquista delle otto ore lavorative e al successivo 1° Maggio 1886 quando, sempre a Chicago, uno sciopero indetto per estendere tale legge a tutti gli altri Stati dell’Unione fu represso nel sangue.Nel nostro Paese la Festa del 1° Maggio venne recepita nel 1890 con un articolo titolato “Per primo maggio”, uscito il 26 aprile 1890 a Forlì sulla rivista anarchica “La Rivendicazione”, ma bisognerà attendere il 1923 quando con Regio decreto legge n. 692 le otto ore lavorative diventeranno legali.Nei tempi più vicini a noi, in Italia la Festa del 1° Maggio si lega al ricordo della strage avvenuta il 1° Maggio 1947 a Portella della Ginestra, nella Piana degli Albanesi in Sicilia, quando la banda Giuliano aprì il fuoco su una adunanza di contadini, lì convenuti per ricordare Nicola Barbato (1856 – 1923), medico e politico militante socialista, storico difensore del mondo rurale siciliano.Ed è per tale ragione che oggi, a noi de “l’inchiostro fresco” piace ricordare questo 1° Maggio 2020, che per l’emergenza coronavirus non può avere il suo solito palcoscenico pubblico, con questa intervista raccolta da Genny Notarianni a Gian Piero Ameglio, Presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.) di Alessandria e montato dal nostro Fausto Piombo.A tutti una buona visione ringraziando ancora gli agricoltori che in questo periodo di emergenza sanitaria sono riusciti lo stesso a non far mancare nulla sulle nostre tavole.Giacomo Piombo

Pubblicato da Gian Battista Cassulo su Venerdì 1 maggio 2020

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