Giovedì 28 maggio 2020, zaino in spalle e fotocamera a tracolla, Giusy ed io siamo ritornati ai Laghi della Lavagnina. Già la domenica precedente li avevamo esplorati, camminando sul sentiero scavato lungo le rive. Oggi invece faremo un altro percorso: quello che ci porterà sino alle Capanne di Marcarolo.
Partendo dalla 1° Diga, subito ci aspetta una ripida salita, dove vediamo una bella vegetazione e spuntare tra un rame e l’altro, il primo lago. Per poi giungere ad un angolo veramente panoramico!!!! Ma il sentiero prosegue in salita interrotto in più punti da qualche frana. A tratti si entra in zone boscose….
Sino a quando vediamo tra gli alberi spuntare il rosso del tetto di un casolare abbandonato… Il contesto è roccioso e tra i massi vediamo anche sgorgare una fonte. Ma ad un certo punto, quando la salita si fa più dura, dalla curva di un tornante all’improviso ci affacciamo sulla pianura
È da circa un’ora e mezza che camminiamo ed eccoci alla nostra prima tappa: la località Magge
Ma si sale ancora e ad un’altra curva eccoci apparire nuovamente la pianura sulla quale troneggia in lontananza il castello di Lerma Si entra poi in un altro bosco e lì vediamo un millepiedi Usciti dal bosco vediamo in prospettiva il Tobbio, ma un nitrito richiama la nostra attenzione, ed ecco i cavalli!!!! E solo come un re ecco Furia cavallo del West!!!!
Riprendiamo il cammino verso le Capanne di Marcarolo Finalmente un po’ di discesa ma un campanaccio ci fa drizzare le orecchie e vediamo una mandria di mucche fare il riposino nell’erba!!!!
Camminiamo ancora e sono quasi altre due ore e mezza di strada Ma ecco che da lontano scorgiamo altri tetti: siamo alle Capanne di Marcarolo
Una sosta ormai è d’obbligo anche perché le gambe non ce la fanno più e “svuotiamo” lo zaino delle vettovaglie!!!! Il tempo di riprendere vigore e di nuovo zaino in spalle: dobbiamo rientrare. E dopo quasi tre ore di cammino, tra le frasche vediamo la cascata della seconda diga e ci sentiamo rincuorati: tra mezz’ora saremo al termine della nostra escursione!!!
Rivediamo nuovamente il primo lago della Lavagnina Ed eccoci alla prima diga da dove nella mattinata eravamo partiti e arriviamo giusto in tempo per vedere l’apertura delle chiuse con il prorompente getto d’acqua per alimentare il sottostante corso del torrente
Una bella escursione ma dopo quasi otto ore di cammino siamo a pezzi, ma felici di aver visto veramente un bellissimo angolo dell’Oltregiogo, nel bel mezzo dell’Appennino ligure/piemontese.
Gian Battista Cassulo
ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI POSTIDAI LAGHI DELLA LAVAGNINA A CAPANNE DI MARCAROLOGiovedì 28 maggio 2020, zaino in spalle e fotocamera a tracolla, Giusy ed io siamo ritornati ai Laghi della Lavagnina.Già la domenica precedente li avevamo esplorati, camminando sul sentiero scavato lungo le rive. Oggi invece faremo un altro percorso: quello che ci porterà sino alle Capanne di Marcarolo.Partendo dalla 1° Diga, subito ci aspetta una ripida salita, dove vediamo una bella vegetazione e spuntare tra un rame e l’altro, il primo lago.Per poi giungere ad un angolo veramente panoramico!!!!Ma il sentiero prosegue in salita interrotto in più punti da qualche frana.A tratti si entra in zone boscose….Sino a quando vediamo tra gli alberi spuntare il rosso del tetto di un casolare abbandonato…Il contesto è roccioso e tra i massi vediamo anche sgorgare una fonte.Ma ad un certo punto, quando la salita si fa più dura, dalla curva di un tornante all’improvviso ci affacciamo sulla pianura È da circa un’ora e mezza che camminiamo ed eccoci alla nostra prima tappa: la località MaggeMa si sale ancora e ad un’altra curva eccoci apparire nuovamente la pianura sulla quale troneggia in lontananza il castello di LermaSi entra poi in un altro bosco e lì vediamo un millepiediUsciti dal bosco vediamo in prospettiva il Tobbio, ma un nitrito richiama la nostra attenzione, ed ecco i cavalli!!!!E solo come un re ecco Furia cavallo del West!!!!Riprendiamo il cammino verso le Capanne di MarcaroloFinalmente un po’ di discesa ma un campanaccio ci fa drizzare le orecchie e vediamo una mandria di mucche fare il riposino nell’erba!!!!Camminiamo ancora e sono quasi altre due ore e mezza di stradaMa ecco che da lontano scorgiamo altri tetti: siamo alle Capanne di MarcaroloUna sosta ormai è d’obbligo anche perché le gambe non ce la fanno più e “svuotiamo” lo zaino delle vettovaglie!!!!Il tempo di riprendere vigore e di nuovo zaino in spalle: dobbiamo rientrare. E dopo quasi tre ore di cammino, tra le frasche vediamo la cascata della seconda diga e ci sentiamo rincuorati: tra mezz’ora saremo al termine della nostra escursione!!!Rivediamo nuovamente il primo lago della LavagninaEd eccoci alla prima diga da dove nella mattinata eravamo partiti Ed arriviamo giusto in tempo per vedere l’apertura delle chiuse con il prorompente getto d’acqua per alimentare il sottostante corso del torrenteUna bella escursione ma dopo quasi otto ore di cammino siamo a pezzi, ma felici di aver visto veramente un bellissimo angolo dell’Oltregiogo, nel bel mezzo dell’Appennino ligure/piemontese.
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