Domenica 15 giugno 2020, zaino in spalla e cartina geografica alla mano siamo partiti, Giusy ed io, alla scoperta di un altro bel angolo dell’Oltregiogo: Punta Martìn.
Due i nostri consulenti ambientali: Renato Milano del WWF – Italia e il Geologo Luca Serlenga di Masone.
Questo il percorso: in auto da Novi Ligure (Al) sino a Campo Ligure (Ge) via Valle Stura e da lì su per le antiche strade all’interno del Parco delle Capanne di Marcarolo, oggi detto dell’Appennino ligure/ piemontese, verso i Piani di Praglia e, superati di poco i Piani, ecco un ampio spiazzo parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto e iniziata la nostra escursione.
Secondo le indicazioni di Renato e Luca dovevamo prima arrivare a Colla Praglia, poi al Monte Pennello e da lì “salire” verso Punta Martìn per ritrovarci a circa 1000 metri a picco sul mare!!!!!
Ma come in tutte le belle cose c’è sempre un “però” e in questo caso il “però” erano delle nuvole così basse che il famoso detto “nebbie in Val padana” lì sembrava quasi perfetto.
Non si vedeva un cavolo!!!! Già partendo da Novi, dove il cielo era pulito, vedevamo dei nuvoloni appoggiati all’Appennino, ma pensavamo di goderci lo stesso un bello spettacolo, magari spuntando sopra le nuvole!!!
Così però non è stato e sul Monte Pennello, dove ci siamo fermati per un breve spuntino, le nuvole ci hanno circondato e invece di girare a destra verso il Martìn siamo andati dritti, scendendo.
Ad un certo punto abbiamo capito di essere fuori rotta e un provvidenziale colpo di vento che ha pulito per un attimo il cielo ci ha fatto vedere sopra di noi Punta Martìn che, piena di gente, ci è apparsa come un obelisco!!!!!
Bella e impossibile quella montagna, ma ormai era troppo tardi per andarci sopra e a malincuore siamo rientrati, ma ritorneremo!!!!
Gianni & Giusy
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