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Un ordigno inesploso della Seconda Guerra Mondiale preoccupa gli abitanti di Campo Ligure

Come già anticipato ieri tramite un breve filmato girato dal nostro Umberto Cecchetto, ecco ora la corrispondenza che ci è giunta in redazione dal nostro inviato sul posto, Luca Serlenga.

Seguirà con un apposito filmato le varie fasi dell’operazione il nostro videomaker, Fausto Piombo

Domenica 14 giugno è stato rinvenuto da un pescatore nel torrente Stura un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale in località Campo Ligure.

La bomba di 500 Libbre (circa 220 kg) si trova all’altezza del ponte della ferrovia e la zona è stata immediatamente transennata. Sul posto sono arrivati gli artificieri inviati dal Comune per un primo sopralluogo e hanno ritenuto necessario sospendere precauzionalmente la circolazione dei treni per alcune ore.

Il giorno stesso il Sindaco di Campo Ligure, Gianni Olivieri, ha dichiarato che la situazione è sotto controllo e che la zona sarà presiedata 24 ore su 24 dalle forze dell’ordine nell’attesa di una decisone da parte dei rappresentanti dell’Esercito.

Dall’incontro COM (Centro Operativo Misto) di mercoledì 17 giugno presso il Comune di Masone e sotto la guida del vice prefetto Bruzzone, è emersa invece tutta la complessità di un’operazione mai effettuata sino ad oggi in regime di COVID-19.

Si prevede un raggio di messa in sicurezza dell’area in caso di scoppio accidentale pari a 1820 metri il che determinerebbe la necessità di evacuare l’intera popolazione campese per il tempo necessario all’inertizzazione della bomba (massimo 6 ore).

L’operazione consiste nell’estrarre sul posto le 2 spolette di innesco dell’ordigno che poi, divenuto inerte, sarà trasportato in una cava per l’eliminazione tramite esplosione.

Durante l’operazione saranno bloccate tutte le vie di comunicazione, sospesa l’erogazione delle utenze ed interdetto lo spazio aereo.

A fronte di tutto ciò e considerate le notevoli difficoltà di evacuazione di un’area cosi’ ampia, il Sindaco di Campo Ligure ha richiesto di valutare la possibilità di realizzare uno schermo protettivo (“casa matta” temporanea) intorno all’ordigno per ridurre il raggio di interesse in caso di esplosione. Ciò comporta una serie di interventi in alveo e strutturali a cura del Comune e dell’esercito la cui valutazione sarà fatta nella giornata di domani.

Per questo motivo ad oggi non è ancora stata definita la data in cui effettuare l’operazione.

In attesa di questa decisione si sono comunque analizzati tutti gli aspetti inerenti le operazioni di evacuazione della popolazione con particolare attenzione al trasferimento degli ospiti della RSA e della Residenza Protetta (totale 52 persone parte delle quali allettate).

Il direttore ASL, Filippo Parodi, si è preso carico di valutare la miglior soluzione per questo delicato eventuale spostamento.

La Protezione Civile Regionale, i Comitati CRI, il servizio 118 si sono messi a completa disposizione per le operazioni di ricognizioni sulle necessità delle famiglie che saranno interessate all’area di evacuazione.

Operazioni che saranno avviate in tempi brevi nell’area della Stazione, che è l’unica zona ad oggi certa di dover essere evacuata.

Le forze di polizia sotto il coordinamento della Questura stanno già sorvegliando da giorni l’ordigno e proseguiranno a farlo sino a soluzione del problema.

Il Sindaco di Campo Ligure ringrazia al riguardo il Comune di Masone per l’ospitalità e il Comune di Rossiglione per la disponibilità immediata dei locali della Ex Ferriera come punto di stazionamento sanitario e ci tiene a voler tranquillizzare la popolazione assicurando che sarà fatto tutto il possibile per ridurre la pericolosità e il raggio di evacuazione (zona rossa) ribadendo che l’ordigno attualmente è sorvegliato e messo in sicurezza.

A cura di Luca Serlenga

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