A scarpinare in Valle Stura alle spalle di Masone, passando dal Faiallo
Eccoci qui per raccontarvi sommi capi, la nostra avventura che ci ha distrutti, ma che ci ha fatto vedere veramente dei bei posti. Posti a tratti selvaggi, dove il rumore del mondo sembra lontano.
Cinque ore di marcia attraverso boschi, dirupi, sentieri scoscesi, laghetti e cascatelle.
Un paesaggio da sogno sui monti di Masone e affacciati sul mare visto dal Faiallo!!!!
Un’escursione da non perdere che qui vi proponiamo in questo video, elencandovi qui di seguito i punti salienti del nostro “viaggio”.
Venite in Valle Stura, ma non come turisti, come ospiti!!!
Gianni & Giusy
Le tappe:
La partenza. Si stringono gli scarponi
Si doveva andare a Monte Dente
Ormai siamo qui e, “a scatola chiusa”, ci inoltriamo ugualmente nel bosco
Il sentiero è subito duro
All’improvviso appare un angolo di piccola Svizzera
La prima parte del sentiero è larga e comoda
Ma poi appaiono le prime pietraie
Ed ecco una cascatella
Ora il sentiero sale e si stringe
Si esce dal bosco e siamo in un punto panoramico
E si vede il Tobbio
Riprendiamo il cammino con un caldo opprimente
E il sentiero inesorabilmente sale. Il sole scotta e metter si un po’ di crema è d’obbligo
A costo di scottarsi, via tutte le maglie!!!
Fortunatamente si rientra in un bosco, ma il sentiero è sempre più stretto e taglia la costa sugli orli dei dirupi
Si supera un passo roccioso
Ci attende un’altra pietraia e una cascatella
Il sentiero si fa stretto e si vede un formicaio
Il sentiero si trasforma in un rio
Il sentiero torna calpestabile ma sentiamo un rumore
Ma il refrigerio dura poco, ci aspetta una dura salita
Pensavamo d’esserci persi, ma fortunatamente appare un’indicazione
Un po’ indecisi se proseguire andiamo avanti su un sentiero che è diventato roccia
Siamo quasi in alto e ci aspetta un tratturo in costa
Entriamo in un altro bosco
E ci troviamo ad attraversare un’altra cascatella
Ma anche qui dopo la frescura delle chiare e dolci acque ci aspetta la salita con una ferrata!!!!
Un caldo boia e tanto sudore, ma dallo scroscio capiamo che c’è un’altra cascatella a portare un po’ di refrigerio
Bello vedere sgorgare le acque tra le rocce!!!!
Un guado e un bel laghetto..
Guado difficile da attraversare senza bagnare gli scarponi
Ma ecco tra gli alberi apparire un tetto
Si riprende a scarpinare
E ad arrampicarsi con una certa difficoltà
Si sale per un sentiero impervio
Fortunatamente l’occhio si riposa su un bel paesaggio
Si procede a mezza costa e in lontananza si vede un campanile con raccolto attorno un gruppo di case
Entriamo in un altro bosco
E incrociamo un’altra cascata ancor più irruenta delle altre
Il sentiero ora si fa più piano
Incontriamo il primo cartello che avevamo visto ma non capiamo che giro abbiamo fatto perché è da cinque ore che stiamo camminando
Il rebus dei cartelli
Ed eccoci finalmente arrivati: scarponi bollenti, piedi fritti, ma dopo un mare verde ora un azzurro mare ci accoglie a perdita d’occhio!!!!