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Why Factor in concerto

Grande apprezzamento ha suscitato, sabato scorso 25 luglio, il concerto al castello dei Paleologi di Casale Monferrato del gruppo novese-serravallese dei Why Factor. Riportiamo una recensione che ci è stata fornita da qualificati spettatori presenti allo spettacolo.

Appuntamento musicale di alto livello, lo scorso sabato sera, ospitato tra le secolari mura del castello dei Paleologi: nell’ambito della rassegna estiva ES-CO, EState a COrte, promossa dal Comune di Casale Monferrato, si sono esibiti gli WHY FACTOR, giovane band nata come progetto acustico articolato in formazione triangolare comprendente Giulia Aneli (voce), Eric Zanoni (chitar-ra e canto) e Matteo Foresto (batteria e cajon), che, per l’occasione, si è ampliata in quartetto con la partecipazione, in qualità di guest-star, del chitarrista-tastierista casalese Alex Romagnoli. Anche il sound del gruppo è stato adattato all’ampiezza della location, assumendo una connotazione maggiormente elettrica rispetto a quella totalmente acustica adottata nelle esibizioni in  locali chiusi, con pubblico ristretto, che rappresentano i contesti di partenza del progetto.

In due ore e più di spettacolo, il gruppo si è esibito presentando un repertorio molto vasto, coprente oltre un cinquantennio di storia della musica; spaziando tra una molteplicità di linguaggi musicali (blues, soul, rock, pop, con digressioni nel funky, nel reggae e con sfumature jazz) e di autori-interpreti (da Ray Charles ai Beatles, da Stevie Wonder a Michael Jackson a Prince, da Janis Joplin ai Led Zeppelin ai Doobie Brothers, senza tralasciare il patrimonio cantautorale italiano con brani di Battisti ed altri). Il tutto rielaborato con uno stile decisamente originale, peraltro estremamente efficace in quanto a capacità di generare belle ed impattanti emozioni.

L’ottima comunicativa della band passa attraverso la bella voce di Giulia, capace tanto di vibranti ed intense performance canore, quanto di riempire gli spazi tra i vari momenti musicali con commenti esplicativi, traduzioni dei testi inglesi e sottolineatura di frasi ed espressioni allo scopo di coinvolgere maggiormente l’ascoltatore nello spirito della proposta musicale. Si amplifica attraverso le sonorità della chitarra di Eric, autentico “manico” nell’uso del suo strumento, dotato di ottima tecnica e grande personalità, giovane di già rodata esperienza, maturata a seguito di collaborazioni con musicisti di massimo prestigio nazionale ed internazionale. Si consolida nella ritmica precisa di Matteo, diviso tra batteria e cajon (strumento a percussione, simile ad una scatola o cassa di legno, di origine peruviana) nella scansione dei ritmi nei differenti brani, dai più elettrici ai più acustici. La tastiera di Alex o, in alternativa, la sua chitarra elettrica entrano in gioco nelle fasi più “elettriche” della performance, arricchendo di sonorità pianistiche il tappeto ritmico, oppure fornendo un contraltare elettrico alla chitarra acustica di Eric.

Impressionante la capacità del gruppo di creare atmosfere sonore estremamente corpose e coinvolgenti pur in un contesto di “povertà strumentale”: la totalità percepita, in termini di sensazioni ed emozioni sonore, è alquanto superiore alla semplice somma di voce, chitarra e percussioni acustiche, dal momento che il gruppo, anche in formazione minima, sembra produrre un livello tale di sonorità e una tale quantità di vibrazioni così ben amalgamate da dare l’impressione (che ho sentito condivisa da altri ascoltatori nel pubblico) di avere di fronte un’orchestra ben più numerosa di quella schierata sul palco. E ciò è, a mio avviso, indice sia di una qualità tecnica eccellente, sia di un altrettanto eccellente livello di amalgama tra le personalità degli interpreti, con le loro individuali sensibilità in grande sintonia. Da risentire. Presto.

(recensione scritta da Pio G. M. Masini, in collaborazione con Carlo Bidone)

Nella foto: un momento del concerto

A seguire, molto presto, pubblicheremo un altro articolo che approfondisce le molteplici attività del giovane musicista novese Eric Zanoni, con una breve intervista, e indicazione dei prossimi appuntamenti musicali. (s.r.)

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