E’ stato molto apprezzato l’altra sera, al Castello dei Paleologi di Casale Monferrato, il concerto del giovane musicista novese Eric Zanoni con il suo gruppo musicale, come abbiamo riferito con altro articolo pubblicato proprio ieri.
Eric Zanoni, classe 1993, Ha frequentato la Rock Guitar Academy di Donato Begotti a Milano, diplomandosi nel Febbraio 2015. Insegna chitarra nelle scuole di musica La Nota Blu, a Tortona, e Showlab, a Novi Ligure. Canta e suona nei brani che scrive egli stesso, in particolare con una formazione, di stampo acustico, con cui si esibisce nel locali piemontesi, i Why Factor, insieme all’altro novese Matteo Foresto e a Giulia Aneli, di Serravalle Scrivia.
Eric suona anche in un trio Funk/Pop, i Pub Likes Emily, e con le Youtubers Francesca Tamburini e Serena Anzaldi. Inoltre, collabora e suona in diverse occasioni con il gruppo dei Beggar’s Farm, nota formazione fondata dall’alessandrino Franco Taulino, che esegue un vasto repertorio rock anni ’60 e ’70; con particolare riguardo ai pezzi dei mitici Jethro Tull (Beggar’s Farm è infatti il titolo di una loro tipica canzone). Trovandosi anche a suonare talvolta accanto, quali ospiti d’onore, a musicisti di grande caratura e notorietà, inglesi e italiani, del rock d’epoca: quali Martin Barre (bravissimo chitarrista degli stessi Jethro Tull), Ian Paice (batterista dei Deep Purple), Bernardo Lanzetti (frontman nella Premiata Forneria Marconi), Maurizio Vandelli (il “Principe” dell’ Equipe 84), Bobby Posner (bassista The Rokes), Rosario De Cola (autore di alcune canzoni italiane di successo come “Caffè Nero Bollente”). Infine, collabora in un progetto con Giorgio “Fico” Piazza, storico bassista di Mina, Battisti, PFM; e con Pino Favaloro, cantante del gruppo italiano anni ’60 “I Quelli”.
Gli abbiamo quindi chiesto:
– Eric, vediamo che possiedi un repertorio musicale piuttosto vasto. Quale, tra i generi musicali, è fonte di maggiore ispirazione e a chi tra i nomi storici del rock internazionale ti senti più vicino?
Sicuramente ho approfondito svariati generi musicali, sono sostenitore del fatto che il Bello si possa trovare sempre, basta saperlo vedere. Certamente come matrice principale, devo nominare il funk e la musica black in generale. Tra i grandi nomi attuali, a livello di mentalità il mio favorito è Bruno Mars: musicista e cantante incredibile, che riesce sempre a sfornare prodotti di qualità ma anche molto coinvolgenti. Se parliamo di rock, Jimmy Page (leader dei Led Zeppelin n.d.r.) è da sempre il mio riferimento. Compositore raffinato e chitarrista che ha sempre pensato e suonato fuori dagli schemi!
– Hai o avete con il tuo gruppo in programma l’incisione di qualche disco? Come ti trovi a suonare dal vivo di fronte al pubblico?
Si, al momento stiamo lavorando insieme alla Manticore Records ad un disco di inediti con Giorgio Piazza, ex bassista PFM. È tutto in divenire, abbiamo solo qualche bozza al momento, ma ci sono ottime premesse! Sto inoltre autoproducendo alcuni brani da solo, altro progetto in cantiere che spero possa vedere la luce l’anno prossimo.
Suonare davanti alle persone è una delle gioie della vita per me! Ci sono molti tipi di musicisti, io appartengo alla categoria degli ‘adrenalinici’: infatti, davanti al pubblico rendo solitamente dieci volte di più rispetto alle prove o a porte chiuse.
– Notiamo che, nonostante le restrizioni per il Covid 19, riuscite comunque a organizzare qualche appuntamento. Come sono i programmi per il futuro ?
Qualcosina si sta muovendo. Qualche data finalmente sta arrivando, sia con i Why Factor che con Giorgio Piazza. Sicuramente il futuro è molto incerto, siamo ottimisti, ma ci stiamo dedicando per ora prevalentemente al lavoro in studio.
Prossimi appuntamenti per chi vuole seguire Eric Zanoni : venerdi 31 luglio alla Bussola di Alessandria con i Why Factor; venerdì 21 agosto con Giorgio Piazza a Bobbio, per il festival Valtrebbia Experience.
Nella foto: la formazione dei Why Factor – da sinistra: Matteo Foresto, Giulia Aneli ed Eric Zanoni.
Stefano Rivara