Da Angelo Spanò, ex Consigliere provinciale e co-portavoce metropolitano (Genova) dei Verdi, riceviamo e pubblichiamo
Mentre Governo e Regione si rimbalzano le responsabilità, ancora una volta a farne le spese è Genova e alcuni Comuni limitrofi, completamente paralizzati dal traffico. Mi rivolgo al Ministro delle infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e a tutti i politici che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo !!!), avere a cuore i problemi che a causa di questa scandalosa situazione delle autostrade stanno subendo i Liguri.
Assistiamo a un disastro senza precedenti, mezzi di soccorso bloccati, sia in città, sia sulle autostrade, a tal proposito mi chiedo, se nella malaugurata ipotesi, una persona in gravi condizioni, che sta per essere trasportata al pronto soccorso, a causa di questi blocchi stradali perdesse la vita, di chi sarebbe la responsabilità?
Inoltre vi sono coloro che vorrebbero raggiungere per lavoro (logistica), oppure per trascorrere qualche giorno di vacanza la nostra Regione e restano paralizzati in questo delirio, a farne le spese saranno gli albergatori e tutto l’indotto.
Politici datevi una mossa e soprattutto bando alle ciance, dalle parole passate ai fatti!
Fatti che non devono essere indirizzati verso la costruzione della gronda, valutiamo progetti alternativi a questo assurdo progetto, poiché di fatto è privo di utilità trasportistica.
Una volta buona per tutte, dovete prendere coscienza che è Genova che non è in grado di ricevere i flussi autostradali e questo accadrà anche quando sarà ultimato il viadotto, poiché continueranno le code verso “l’imbuto” del casello di Genova – ovest.
Diamo la priorità al nodo di San Benigno, alla “genovina” e al raddoppio della A7.
Come Verdi riteniamo che la prima emergenza della Liguria sia mettere in sicurezza tutta la rete stradale ed autostradale, che ha dato evidenti segni di grave fragilità e difficoltà.
Per la nostra Regione, onde evitare di dire addio all’export di container dalla Cina, occorre una seria cura del “ferro”, dove è possibile spostare il traffico merci su rotaia attraverso misure urgenti.
Fare partire il progetto del doppio binario nella tratta “Finale Ligure – Andora”, i raddoppi della Pontremolese, della “Savona-Torino”, opere che devono essere adeguate ai traffici portuali.
Inoltre riteniamo che si debba puntare su scelte decisive per il trasporto pubblico su gomma, non solo con nuovi mezzi, ma anche con una scelta definitiva per la metropolitana di Genova e per la mobilità (tranviaria) della Val Bisagno.
Infine crediamo che i trasporti nelle varie province debbano essere rivisti, integrandosi col servizio ferroviario e con un sistema di parcheggi per garantire una gestione volta a favorire una mobilità di servizio e non inquinante.
Prima che succeda l’irreparabile, invito tutti i politici ad attivarsi in modo concreto.
Spesso noi Verdi veniamo accusati di essere quelli del “No” a tutto e di voler riportare il nostro paese ai tempi dell’omnibus e delle bighe, invece, con queste proposte, che riteniamo di buon senso, si potranno evitare i disagi sopracitati.
Angelo Spanò
I Verdi sono catalogati solo come rompicoglioni grazie ad una stampa VENDUTA !!!!!! Il
Effettivamente la stampa, sia quella tradizionale come quella digitale per non parlare delle TV, è in mano alle “grandi famiglie” che si stanno spartendo l’Italia con la complicità di una classe politica servile ed indegna di tale nome. In più vi sono i grandi interessi degli stati esteri (alla faccia dell’Europa), in primis Francia e Inghilterra, che vorrebbero adoperare il nostro Paese come un loro molo nel Mediterraneo. Le voci che “disturbano” questo gioco d’interessi clientelari e politici (familistici), sono naturalmente considerati con disprezzo e vengono denigrati in ogni modo. L’unico modo per difendere la nostra capacità di pensiero è quello di continuare a scrivere e a fare circolare idee, opinioni e critiche (costruttive). Almeno sino a quando questo ci sarà permesso!!!!! Ancora un cordialissimo saluto da parte di Gian Battista Cassulo