La partecipazione politica e sociale dal basso spesso viene premiata come ci dimostra la vicenda del Gnocchetto. ecco qui di seguito un carteggio tra Regione Piemonte e un abitante della frazione, Renzo Pastorino
Un abitante della frazione Gnocchetto di Ovada (Al), stufo di vivere in una situazione di precarietà e pericolo per via delle frane che incombono su questa località posta sul confine tra Piemonte e Liguria, dopo sue numerose rimostranze a livello locale, non ottenendo risultati ha preso carta e penna e ha scritto direttamente al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il quale, tramite l’assessore Marco Gabusi ha fatto pervenire il 10 dicembre 2020 la risposta della Regione Piemonte
Grazie alla buona volontà di un singolo sembra dunque aprirsi uno spiraglio in merito a questo problema che di fatto isola tutta la Valle Stura dal suo naturale retroterra e penalizza il bacino economico di tutto l’ovadese.
Ecco qui di seguito la lettera giunta il 10 dicembre 2020 al sig. Renzo pastorino dall’Assessorato che di fatto conferma quanto già pubblicato sul “Il Secolo XIX” e su altri giornali in merito ad un possibile coinvolgimento dell’ANAS.
Gian Battista Cassulo
con l’Assessore Marco Gabusi
Ecco il testo lella lettera giunta al sig. Renzo Pastorino
Gentile signor Pastorino, riceviamo dalla Presidenza la sua mail, alla quale risponde questo Assessorato per competenza.
In prossimità di frazione Gnocchetto abbiamo una frana lenta e complessa, di notevoli dimensioni, staccatasi da una quota significativamente elevata rispetto alla sede stradale e che ha coinvolto la medesima con spinta sul muro a secco di delimitazione stradale verso monte ed ha dislocato terreni e vegetazione arborea ed arbustiva mettendo seriamente a rischio la viabilità.
I pareri tecnici confermano che la frana non può ancora essere bloccata, ma può essere solo controllata: la Regione Piemonte ha perciò finanziato la Provincia per i lavori di asportazione dalla strada del materiale crollato, mentre si è ancora in attesa che il versante franoso si stabilizzi per poter procedere con le indagini. L’obiettivo è quello di determinare una modalità definitiva di messa in sicurezza e riaprire il doppio senso di marcia in maniera stabile.
È notizia di oggi che Anas metterà a disposizione le sue attrezzature per superare i disagi derivanti dalla frana in località Gnocchetto. L’intervento dell’Anas potrebbe risolvere il problema senza attendere il passaggio di competenza sulla strada provinciale 456. Secondo quanto dichiarato dal suo Presidente, Anas avvierà un progetto di fattibilità per la realizzazione di strutture che possano contenere eventuali colate detritiche.
Cordialmente,
Ufficio di Comunicazione Assessore Marco Gabusi
Da Gnocchetto riceviamo e pubblichiamo. Oggi, nonostante la chiusura della strada, qui sono arrivate molte auto e camion. Forse qualcuno pensava che la provinciale fosse stata riaperta o a Rossiglione (forse) la chiusura non è ben segnalata. Un TIR ha impiegato più di un’ora per poter far ritorno in Liguria. Dato che qui non c’era posto per fare manovra, ha dovuto procedere in retromarcia. L’albero caduto sulla strada è ancora lì ed occupa metà carreggiata. La proprietaria vive a Genova; nessuno è competente per la rimozione. IL sindaco Lantero è venuto l’altra mattina per Agorà di RaiTre, invitato da Katia Piccardo.
12 dicembre 2020 ore 0,45 – Ci giunge in redazione questo nuovo comunicato:
Dopo il camion delle ore 17 di ieri, a mezzanotte ne sono arrivati altri quattro che si sono trovati incolonnati per la strada e lì si sono fermati.
E’ stato necessario chiamare i carabinieri il cui intervento non ha risolto nulla. Alle due, solo uno dei quattro mezzi è tornato verso Rossiglione in retromarcia. Gli altri due sono rimasti qui tutta la notte e sono ancora presso i new jersey. Anche l’altro è ancora qui, ma procedendo anche lui in retromarcia pare abbia danneggiato la frizione è ed fermo vicino ad una di quelle ville di cui avevamo parlato.