In vista del 202, abbiamo sentito Natale Gatto e Loris Maieron
Quest’anno turbolento ed infelicemente insolito sta per concludersi e noi, abbiamo deciso di ascoltare le parole dei Sindaci dei Comuni di Isola del Cantone e Busalla per sapere quali sono i progetti per il nuovo anno.
Abbiamo iniziato con il Sindaco Natale Gatto di Isola del Cantone
Sindaco, che cosa ci può dire ora che il 2020 sta per finire?
Tirando le somme, pandemia a parte naturalmente, posso dire di aver lavorato per rendere il Comune di Isola più appetibile, gettando le basi per un nuovo cammino. Insieme all’Unione dei Comuni della Valle Scrivia (Ndr.: che conta 9 Comuni e di cui è attualmente Presidente il Sindaco di Savignone Mauro Tamagno) si è parlato di agevolare le attività lavorative sul territorio e potenziare i trasporti pubblici per frenare lo spopolamento, un fenomeno che dura orma da vent’anni. Penso che se riuscissimo a collegarci meglio con la vicina Genova, molte persone non solo non sceglierebbero di andare via ma soprattutto potremmo diventare un’attrazione per chi vuole scappare dalla città e trasferirsi in un luogo più tranquillo, mantenendo però il proprio lavoro nel Capoluogo. Un progetto ambizioso ma non irrealizzabile.
Bene, per l’imminente 2021 invece cosa può dirci?
Sicuramente gli obbiettivi che ci siamo fissati riguardano la valorizzazione culturale e strutturale del territorio. Per il primo aspetto vorrei occuparmi della riqualificazione del Castello di Montessoro per cui sono stati stanziati importanti fondi regionali e del restauro dei cimiteri, con particolare attenzione a quello storico della nostra frazione Marmassana (Ndr.: coinvolto anche durante le epidemie di peste a Genova nel XII e XVI, dove alcuni morti della città venivano appunto seppelliti). Sul secondo aspetto invece, vorrei concentrarmi sul progetto già discusso del parco eolico, sul potenziamento della rete internet e l’adeguamento dei ponti statali. Se il primo è un progetto già consolidato anche con i Comuni confinanti come Voltaggio, il secondo potrebbe intercettare la crescente trasformazione del lavoro in lavoro agile ricadendo nuovamente nell’attrarre persone che decidano di trasferirsi qui per la tranquillità e la bellezza del nostro paesaggio facilitate con una connessione veloce nel loro lavoro a casa. Mentre il discorso ponti è ampio; Autostrade per l’Italia quando ha qualche difficoltà con il suo tratto lo chiude dirottando di conseguenza tutto il traffico pesante sulla nostra S.S.35 bis dei Giovi, ma i ponti che attraversano il nostro comune potrebbero avere difficoltà a reggere gli enormi carichi dei TIR. Perciò sicuramente questo è un aspetto che prenderemo in considerazione con il nuovo anno visto l’ultimo episodio avvenuto per causa neve all’inizio del mese di dicembre.
Successivamente ci siamo recati a Busalla e abbiamo sentito il Sindaco, Loris Maieron
Sindaco Maieron, che cosa può dirci in conclusione di questo burrascoso anno?
Burrascoso è dir poco (ride). Sicuramente, pandemia a parte, quest’anno abbiamo fatto il punto sulla situazione idrogeologica del Comune e sarà la nostra priorità risolvere le problematiche connesse.
Ci spieghi di più…
Con il nuovo anno la priorità sarà risolvere il dissesto idrogeologico di due torrenti che causano notevoli piaghe al Comune che sono il Migliarese e il Chiappa. Per il primo sono stati stanziati 1.5 milioni di Euro, un investimento molto consistente, per riuscire finalmente a rendere la situazione davvero sicura. Per il Chiappa i finanziamenti non sono così importanti ma comunque si potrà gestire bene la situazione che si è venuta a creare. Oltre a questo partiranno i lavori di sistemazione del tetto della palestra comunale che ha subito danni per il forte vento agli inizi del mese di novembre scorso.
I Sindaci insieme augurano a tutti i rispettivi cittadini sentiti auguri di buone feste e invitano tutti ad avere ancora un po’ di pazienza in questo straordinario momento di difficoltà.
Fausto Cavo
UNA RIFLESSIONE: LA VALLE STURA CHIAMA LA VALLE SCRIVIA
Tra i problemi più urgenti che a nostro modo di vedere dovrebbero essere affrontati dai sindaci della Valle Scrivia sono quelli del disseto idrogeologico e del traffico.
La Valle Stura proprio in questi giorni ci sta insegnando cosa vuol dire avere sottovalutato in tutti questi anni questi due problemi: oggi, con la crisi della A/26 e gli smottamenti sull’ex Strada Statale del Turchino, la Valle Stura è completamente isolata e l’ovadese è stato privato del suo baino economico verso Genova. La strettoia del Gnocchetto infatti ha creato un diaframma micidiale per la mobilità tra Piemonte e Liguria su quel versante.
La Valle Scrivia è più fortunata sotto questo aspetto, perché negli anni passati, soprattutto in località Pietrabissara proprio al confine sulle due regioni è stata creata una galleria artificiale che protegge la strada, in quel punto di valico, da possibili frane e una cosa analoga a nostro giudizio dovrebbe essere fatta anche in località Gnocchetto in Valle Stura.
Ma in Valle Scrivia esiste però un altro imbuto: è quello di Busalla che scarica tutto il traffico della Valle su via Vittorio Veneto, dove, se già in tempi normali, tra piazza Emilio Borzino e piazza Enrico Macciò, è caotico, cosa succederebbe in caso di un blackout sulla vicina autostrada A7?
Qui a nostro giudizio sarebbe inderogabile creare una circonvallazione, magari sfruttando le vecchie aree dismesse delle Ferrovie dello Stato e ci sembra che già esista un progetto in questo senso, ma bisognerebbe avere voglia e coraggio di metterlo in pratica, altrimenti anche in valle Scrivia si potrebbero creare le tensioni che oggi gravano sulla Valle Stura.
Gian Battista Cassulo