Le piccole attività stanno morendo, ma anche quelle più grandi non se la cavano tanto bene. A guadagnarci sono i soliti speculatori che sui farmaci ci stanno andando a nozze!
Ricordiamo tutti molto bene con quanta teatralità gli italiani abbiano affrontato la pandemia divenendo un fenomeno mediatico internazionale. I canterini dai balconi a farla da padroni e poi a seguire tutti gli altri, da chi si proponeva come musicista, a chi leggeva ad alta voce poesia a chi dava consigli sullo sport da praticare in casa fino ai rinomati chef e pasticceri spuntati come funghi tra le mura domestiche in pieno lockdown.
Ad accompagnare i video di queste performance, sempre presente, affisso al balcone o ad una finestra o sventolato come un trofeo di allegria, il simpatico cartello che raffigurava un bel arcobaleno tra due nuvolette bianche e la scritta rilassante “Andrà tutto bene”.
Già. Ma se questo ricordo vivo nella nostra memoria ci rassicurava e per qualche settimana ci ha fatti anche sentire un unico popolo come mai è successo nella storia di questo Paese, cosa penseranno i cittadini e gli avventori casuali che transitano attraverso Serravalle Scrivia dell’altresì simpatico cartello esposto nella vetrina della nota tabaccheria “Conidi”, uguale in tutto e per tutto al famoso cartello che tutti ricordiamo se non fosse per la frase che è diventata “È andato tutto a…?”
Non avendo resistito alla tentazione siamo entrati dentro a fare qualche chiacchiera con la giovane proprietaria che ha riassunto tutto esclamando “È simpatico vero? Ma poi… non è quello che pensiamo tutti?”.
E se questo accade a Serravalle Scrivia, la stessa cosa l’abbiamo riscontrata anche ad Ovada, dove il rinomato e frequentatissimo “Bar degli Specchi” con dehors sulla centralissima Piazza dell’Assunta, tempo fa ha esposto un analogo cartello!
Già. Perché se noi scampati (per ora) alle conseguenze sanitarie della pandemia possiamo ritenerci fortunati, è innegabile che gli effetti economici disastrosi avuti sulle piccole attività sono ad ora incalcolabili.
Perciò vogliamo promuovere l’ironia graffiante della proprietaria della tabaccheria di Serravalle e quello del barista di Ovada, che ci mostrano in tutta la sua cruda sincerità quanto il simpatico cartello di questa primavera “Andrà tutto bene” fosse per molti soltanto un’illusione.
Fausto Cavo