Oggi a Novi Ligure sono stati ricordati quegli atroci fatti per molti anni dimenticati o rimossi dalla memoria collettiva
Il Sindaco Gian Paolo Cabella L’Assessore alla Cultura Andrea Sisti
Il 10 febbraio è il “Giorno del Ricordo” per non dimenticare la tragedia delle Foibe e l’esodo dei fiumani dalla loro terra. La Giornata è stata istituita dal Parlamento italiano nel 2004 (ndr.: legge del 30 marzo 2004 n. 92) per ricordare e tramandare a futura memoria quanto accadde tra il 1943 e il 1945 (con code sanguinose sino al 1953) in quella terra di confine tra le regioni del nord est italiano e la Jugoslavia.
Mario Donato Summa conduce la cerimonia della “Giornata del Ricordo”
Migliaia di italiani, dopo essere stati fucilati e alcuni ancora in vita, furono gettati nelle foibe dai partigiani comunisti fedeli al maresciallo Tito e dai titini, mentre sullo sfondo si stava consumando uno scontro fratricida tra partigiani della Garibaldi e quelli della Osoppo.
I sopravvissuti a quella vera e propria decimazione furono poi costretti ad un esodo forzato, quando il 10 febbraio 1947 a Parigi furono firmati i trattati di pace che assegnavano alla Jugoslavia i territori dell’Istria, il Quarnaro, la città di Zara e la sua provincia che era parte della cosiddetta Venezia Giulia.
E così il 10 febbraio 1947 una lunga fila di esuli, quasi in una sorta di persecuzione nazionale, abbondonò case e le cose più care.
Fu per questo che nel 2004, la data del 10 febbraio venne scelta come “Giorno della Memoria” per ricordare quei fatti a lungo sottaciuti anche nei libri di storia.
Gian Battista Cassulo
Vi ringrazio per lo spazio dedicato, a scanso d’equivoci il Presidente Napolitano ha concesso la medaglia alla memoria in occasione della consegna al Quirinale, il Presidente Mattarella ha concesso la medaglia di rappresentanza per la Stele che rappresenta l’unità nazionale poiché è dedicata a tutti senza distinzione.
Grazie
Carmine Summa