Cari amici de “l’inchiostro fresco” andando a Gnocchetto per un servizio di documentazione storica, siamo dovuti transitare sotto i viadotti della A/26 posizionati sulla riva dello Stura opposta a quella ove scorre l’ex Strada Statale del Turchino e guardando i piloni di questo viadotto c’è venuto da metterci le mani nei capelli!!!
Cemento sgretolato, ferri delle armature scoperti e ormai mangiati dalla ruggine. Insomma uno stato di completo abbandono che ci ha fatto riflettere sia su quanto siano necessari interventi di manutenzione a questa importante struttura viaria, sia su come quest’opera è stata a suo tempo realizzata, perché, a naso, guardando la composizione del calcestruzzo che mi si sgretolava sotto le mani, non ci sembra che al momento del getto sia stata fatta una malta omogenea e a norma per resistere debitamente ai carichi di compressione!!!
Potremmo sbagliarci ma guardate voi e poi diteci!!!
Gian Battista Cassulo