In occasione dell’anno di Dante 2021, per Inchiostro Fresco siamo andati alla ricerca dei “luoghi danteschi” dell’Oltregiogogenovese e del Basso Piemonte. Se è documentato il passaggio di Dante a Voltaggio, ricordato anche dal quadro presente nella sala del Consiglio comunale, meno conosciuta è la sua sosta presso l’Abbazia Cistercense di Santa Maria del Porale, attualmente scomparsa
Porale è una frazione di Ronco Scrivia (Ge) che si trova a circa 700 metri sul livello del mare, nei pressi del Passo della Castagnola, che unisce il Piemonte della Val Lemme (comune di Fraconalto) con l’alta Valle Scrivia Ligure (comune di Ronco Scrivia) presso il monte omonimo. Nonostante l’altitudine non elevatissima, il paesaggio intorno al Monte Porale ricorda l’alta montagna. Intorno al XIII secolo fu edificata, con autorizzazione del vescovo di Tortona (diocesi alla quale ancora oggi fanno riferimento le parrocchie di Ronco Scrivia) l’abbazia cistercense del Porale, affiliata a quella ancora esistente di Rivalta Scrivia (AL) con l’obbiettivo, fra l’altro di offrire ospitalità ai viandanti che percorrevano l’antica Via Postumia. All’antica abbazia del Porale sembra abbia trovato ospitalità anche il poeta Dante Alighieri, forse proveniente o diretto proprio a Voltaggio.
Nel corso della costruzione della strada per località Tana d’orso (Ronco Scrivia) sono stati rinvenuti resti ossei riconducibili all’antico monastero cistercense in località Case della Rosa-Porale, l’ultimo lembo di Liguria.
Nel corso del Trecento il monastero fu molto attivo e potente, con possedimenti in varie zone della Liguria e del Piemonte, poi iniziò la decadenza. Nel 1481 il Monastero del Porale fu soppresso da Sisto IV e poi venduto a un privato, il Conte Napoleone Spinola di Ronco Scrivia.
L’abbazia è attualmente scomparsa, ma gli abitanti di Porale fecero costruire a proprie spese una chiesetta in ricordo dell’antico monastero, l’attuale Cappella di Santa Maria del Porale. L’aspetto attuale è di datazione incerta, ma incorpora nella facciata una corona romanica con croce in bassorilievo e una vetrata provenienti dall’edificio originale. Al suo interno un affresco del 1446 riconducibile anch’esso all’antica abbazia.
Oggi davanti alla Cappella di Santa Maria di Porale troviamo anche un piccolo presepe permanente. La cappella ha anche una campana del 1905 donata da Luigi Balbi e un portale verde di datazione incerta. Altri edifici religiosi si trovano in cima al limitrofo Monte Porale e in località Tana d’Orso.
A pochi metri dalla Cappella, il Passo della Castagnola dal quale si apre una splendida vista sulla Val Lemme, sulla Valle Scrivia e sull’appennino ligure-piemontese della Val Borbera.
Porale dista circa 6 km sia da Fraconalto che da Ronco Scrivia, località dalla quale è raggiungibile con una ripida salita e circa 400 metri di dislivello. Non sappiamo se Dante sia arrivato dal lato della Val Lemme o da quello della Valle Scrivia.
Porale, località non notissima, resta uno dei luoghi più suggestivi dell’Oltregiogo, oltre che per il passaggio dantesco, per il magnifico panorama che è possibile osservare arrivando alla Cappella di Santa Maria.
Andrea Macciò