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IL ROTARY INVITA DUE RELATORI PER DISCUTERE DEL NOSTRO PRESENTE E FUTURO

“PAPA FRANCESCO, EINSTEIN, OLIVETTI: VERSO UN NUOVO UMANESIMO SOLIDALE”

Cari lettori pubblichiamo qui di seguito gli estratti degli interventi che si svolgeranno domenica 21 marzo 2021 alle ore 21,00 all’Interclub Rotary Piemonte Sud Est organizzato dal Rotary Club di Novi Ligure. La redazione de “l’inchiostro fresco”

“Il Club, da sempre impegnato in modo pratico sul territorio, non perde però l’occasione di soffermarsi anche sugli aspetti morali della vita delle persone, offendo un’ottima occasione di confronto e riflessione alla cittadinanza. Difatti, purtroppo, gli effetti a lungo termine della crisi economica scatenatasi nel 2008 e ora la pandemia che attanaglia la vita delle persone hanno seriamente intaccato anche la sfera dei valori, non soltanto quella economica di sostentamento.

I Relatori sarannoSua EminenzaMons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortonae Prof.Luciano Valle, filosofo e teologo, fondatore e Presidente del Centro di Etica Ambientale di Bergamo.

Il Tema della serata sarà: “Papa Francesco, Einstein, Olivetti: per un nuovo umanesimo solidale”.Ricordiamo che il 21 Marzo è la Giornata Rotariana della Salvaguardia Ambientale: il Governatore del Distretto 2032 che parteciperà all’Intermeeting ha invitato i club ad organizzare attività o eventi in cui mettere in rilievo in qualche modo il tema. All’evento parteciperanno anche i Rotary Club del Sud Est Piemonte, l’invito sarà esteso a tutti Rotary del distretto e alcune classi del Liceo Amaldi di Novi.

Ecco l’estratto dell’intervento di Mons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortona, che parlerà dell’ispirazione francescana della Laudato si’:

Evidente fin dal titolo dell’enciclica che essa percorre tutto il suo svolgimento proponendo San Francesco come “l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità”.

Ed ecco quello di Luciano Valle, Filosofo e teologo, Presidente del Centro di Etica Ambientale di Bergamo e dell’Associazione Etica Sviluppo Ambiente – Adriano Olivetti

La crisi di civiltà che sta coinvolgendo l’umanità da decenni è oggi arrivata al proprio acme. Crisi morale, crisi spirituale, crisi culturale nel senso più ampio.  Crisi, quindi, espressione anche di un deficit sul piano della conoscenza della vastità e della radicalità dei problemi che oscurano la limpidezza e la profondità delle risposte necessarie. Una crisi che appare sempre più conseguenza di quell’atteggiamento / concezione del mondo e della vita in cui i valori posti al centro appaiono e continuano ad essere improntati ad un umanesimo antropocentrico ed utilitaristico, attento al dominio dell’uomo sulla Terra e le sue creature, al primato dell’utile per la vita e del successo. Insomma: tempo-prestazione e non incanto, e non contemplazione, e non sguardo e atteggiamento di empatia, di amore verso l’altro, umano e non umano. Da qui l’esigenza di un nuovo percorso di ricerca e di vita. Di quel nuovo umanesimo, su cui tanto ha insistito l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che leghi la terra e il cielo. L’ operare nel mondo e lo sguardo verso le stelle. Accanto al messaggio dell’Enciclica Laudato si’ – qui presentato dal nostro vescovo Padre Vittorio Viola – vorrei richiamare la lezione di due figure che sono sintesi tra mondo della scienza, mondo nella tecnica, e mondo dell’etica, due figure chiamate ad ispirare e ad illuminare il futuro viaggio dell’umanità: Albert Einstein e Adriano Olivetti.

ALBERT EINSTEIN – Il progetto di nuovo umanesimo del più grande scienziato dell’età moderna.

Ecco, di seguito, la costellazione dei valori all’opera in Einstein:

“Apprezzo sempre di più la carità e l’amore per il prossimo al di sopra di ogni altra cosa”.

“Sai che i tuoi ardenti desideri si realizzeranno solo se sarai capace di amore e comprensione per uomini, animali, piante e stelle, così che ogni gioia sarà la tua gioia e ogni dolore il tuo dolore?”.

ADRIANO OLIVETTI

Ingegnere e imprenditore, impegnato in un progetto di sintesi tra tecnica, etica, religione. Figura, quindi, neorinascimentale, capace di chiamare a collaborare al suo progetto di produzione di macchine da scrivere, poi di calcolatrici, infine del primo computer in Italia (1959, “Elea”) scienziati, tecnici, psicologi, filosofi, sociologi, poeti, architetti, specialisti del design, editori, educatori. Un progetto, un’esperienza, unici nella storia umana, dell’imprenditoria, della cultura, della politica.

In cui il rispetto della dignità dei lavoratori e delle loro famiglie, dei loro diritti etici e culturali, si combinasse con l’amore per la bellezza spirituale, per i valori del territorio, per le tradizioni spirituali, per un umano senso di appartenenza fraterna alla comunità.

Si richiama qui, tra le tante, la lode di Adriano Olivetti per la bellezza del territorio del Golfo di Napoli:

“Così, di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata, nell’idea dell’architetto, in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno”.

Fausto Cavo

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