Da Europa Verde riceviamo e pubblichiamo questo comunicato che ci giunge tramite il nostro corrispondente dalla Valle Stura, Luca Serlenga. – La redazione
Le modifiche alla “disciplina quadro” dei parchi sono possibili solo per il rafforzamento della tutela del territorio e della biodiversità
Con il disegno di legge numero 61/2021 la Giunta Regionale ha dovuto proporre al Consiglio la modifica delle norme di bilancio in cui aveva tentato di stravolgere la legge sui parchi regionali ponendosi contro le norme nazionali. Si legge infatti nella relazione introduttiva:
“Il disegno di legge provvede all’adeguamento di alcune disposizioni regionali in attuazione degli impegni assunti dal Presidente della Giunta regionale nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a modificare o abrogare alcune norme introdotte dalla legge regionale 32/2020 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno 2021) che, in sede di esame della legge, sono state oggetto di rilievi governativi, al fine di evitarne l’impugnativa. L’adeguamento delle disposizioni regionali avviene secondo testi concordati con i Ministeri competenti.”.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti rilevato che le modifiche alla disciplina quadro dei parchi sono possibili però solo nell’ottica del rafforzamento della tutela del territorio e della biodiversità e non della sua possibile grave lesione.
Questo è il risultato del controllo e della capace lotta di Europa Verde e delle associazioni ambientaliste, che con distinti ricorsi sono intervenuti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per chiedere l’impugnazione delle norme regionali tese ancora una volta a favorire una politica contraria agli interessi reali del territorio e ad intervenire con misure adeguate per il rilancio dell’entroterra.
Oggi però noi siamo convinti che la lotta continua poiché vi sono ancora dei punti imprescindibili da raggiungere:
a) una riforma della legge sui parchi in cui essi possano divenire uno strumento per favorire la crescita e il ripopolamento equilibrato dell’entroterra, favorendo la progettazione cooperativa dei comuni e la comune gestione dei servizi nelle aree interne oltre a costituire l’elemento ulteriore per la valorizzazione delle aree interne;
b) l’inserimento di Urbe nel territorio del Parco del Beigua abbandonando ogni ipotesi di sfruttamento di giacimenti minerari;
c) la definizione completa del territorio del Parco nazionale di Portofino con le aree adiacenti incluse nel Parco;
d) la nascita dell’area marina protetta nazionale della Gallinara;
e) la nascita di un Parco nazionale nell’area spezzina, che tuteli tutta l’area e unifichi la gestione delle varie aree protette regionali impedendo tentativi di privatizzazione del territorio come si rischia pesantemente con il Masterplan della Palmaria.
Europa verde Liguria
Un sentiero “vista mare”
PIù che soddisfatto, FELICE
Completamente d’accordo
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