Cari lettori e amici de “l’inchiostro fresco”
Stiamo vivendo tempi dove il tempo sembra passare quasi sospeso nell’attesa di un qualcosa di nuovo. Se dovesi esprimermi con una sola frase dire: “Sto come le foglie al vento”, per parafrasare a modo mio la famosa poesia di Ungaretti.
Effettivamente, anche se non ci sono secondini in giro, si sta vivendo come se si fosse in una prigione a cielo aperto dove in là più di tanto non si può andare e noi, abituati a quella libertà, che se prima la sottovalutavamo, ora tanto ci manca, ci sentiamo prigionieri di una situazione che ha dell’assurdo.
Il mondo intorno a noi continua nei suoi ritmi di vita, ma noi ci sentiamo diversi con queste mascherine che ti tolgono l’aria, mentre si cammina intenti a schivare le persone che incroci.
La soluzione che ci viene proposta per tirarci fuori da questo buco nero, che ancora non si capisce bene da chi sia stato prodotto, ci dicono sia la vaccinazione di massa.
Su questi vaccini che sono oggi in circolazione vi è oggi un acceso dibattito, anche in considerazione di alcune controindicazioni riscontrate.
Voi cosa ne pensate?
- È giusto vaccinarsi o vi sono altre vie per uscire da questa pandemia?
- E poi: se arrivasse l’obbligatorietà per la vaccinazione, lo considerereste un giusto provvedimento?
- E nel caso un qualcuno non volesse vaccinarsi, venisse a questi impedita una libera circolazione, la considerereste una limitazione alla libertà personale?
Sarebbe interessante ascoltare le vostre opinioni in merito perché ragionando assieme, lasciando perdere ogni demagogia alla quale purtroppo in questi ultimi anni ci ha abituato la nostra classe politica dominante, forse riusciremmo meglio a capire quale sarebbe la via migliore da seguire.
Gian Battista Cassulo