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NO ALLA MINIERA DI TITANIO

Anche il mondo della cultura si mobilita contro la miniera di titanio sotto il monte Tarinè e il Monte Antenna. Ci è giunto in redazione un accorato appello da parte della Società di Storia Patria di Savona, a firma del suo Presidente, Furio Ciciliot, rivolto al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e ad altre Autorità interessate, che qui di seguito pubblichiamo interamente

Egregio Sig. Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria)

e, per conoscenza, Alessandro Piana (Vicepresidente Regionale) – Marco Scajola (Assessore Regionale) – Daniele Buschiazzo (Sindaco di Sassello, Presidente Parco Beigua) – Fabrizio Antoci (Sindaco di Urbe) – Maria Cristina Caprioglio (Direttore Parco Beigua)

Indagini sul monte Tarinè – monte Antenna (Sassello e Urbe)

Savona, 24 gennaio 2008

Il Consiglio direttivo della Società Savonese di Storia Patria ha appreso con preoccupazione dell’avvenuta autorizzazione da parte della Regione Liguria ad effettuare un’indagine mineralogica nell’area del monte Tariné/ monte Antenna nel territorio dei comuni di Urbe e Sassello (Sv), per “effettuare indagini preliminari finalizzate a valutare la distribuzione (areale e superficiale), nonché a definire le concentrazioni delle mineralizzazioni di rutilo presenti nell’area.” Tale area, oltre ad offrire numerosi pregi di natura archeologica, quali un ricco complesso di incisioni rupestri situato a pochissima distanza dalla zona in oggetto, rappresenta un’importante valenza dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.

La preoccupazione è che a queste indagini preliminari possa seguire una fase di sfruttamento che comprometterebbe in maniera irreversibile l’integrità di questi luoghi, coerentemente con quanto affermato all’art. 2 nel nostro statuto che annovera tra le finalità della Società Savonese di Storia Patria (“coltivare e promuovere ogni studio e attività attinente il patrimonio storico, artistico, archeologico, urbanistico, linguistico, naturalistico, di favorirne in special modo la conoscenza, la valorizzazione e la tutela”) e considerando che le segnalazioni e gli studi su questi materiali di grande valore archeologico ed antropologico sono iniziati nel 1971, sono tuttora in corso ed hanno avuto esito nelle numerose pubblicazioni che di seguito si segnalano:

Da quanto sopra esposto, si evidenzia come l’area in questione sia importante e sia stata resa nota alla comunità scientifica internazionale, con le ricerche tuttora in atto e con numerose segnalazioni di ulteriori nuove e recenti scoperte.

Il Consiglio Direttivo ritiene pertanto di esprimere una posizione nettamente contraria alle attività in oggetto chiedendo alla Regione Liguria di ritirare le autorizzazioni rilasciate, in appoggio a quanto richiesto anche dai comuni interessati e dall’Ente Parco del Beigua.

Con la speranza che di una valutazione positiva delle nostre richieste, con l’occasione si porgono distinti saluti,

Il presidente Furio Ciciliot

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