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CORRERE PER NON DIMENTICARE

Come già si faceva negli anni Ottanta quando la Polisportiva novese organizzava ogni anno il 25 Aprile la “StraBorbera” da Novi Ligure a Cabella, individuale e a staffette, dove le staffette consegnavano all’arrivo un messaggio composto dagli studenti novesi sulla libertà e sui fatti storici accaduti in Val Borbera tra il 1943 e il 1945, oggi, con la lodevole iniziativa del Prof. Massimo Oliveri, questa tradizione si rinnova

LA STAFFETTA DELLA MEMORIA 2021 DA VIGNOLE BORBERA A PERTUSO” di Massimo Oliveri

Nuovo percorso in questo difficile 2021 per la “Staffetta della Memoria” ideata dal Prof. Massimo Oliveri, docente di Scienze Motorie e Sportive, nel 2013 per tenere viva nelle giovani generazioni la memoria degli orrori nazifascisti e della lotta partigiana. La Staffetta nasce nel 2013, da un’idea appunto del Prof. Oliveri, coprendo gli oltre 20 km di percorso da Silvano d’Orba al Santuario dei Martiri della Benedicta, in comune di Bosio. Nel 2021 la staffetta approda in un altro luogo simbolo della lotta partigiana: la Val Borbera.

La staffetta è partita dal piazzale del comune di Vignole Borbera, porta della valle, ed è arrivata fino a Pertuso, teatro della nota battaglia del 1944 e punto d’arrivo del cosiddetto “Sentiero dei Partigiani” che collega Stazzano a Pertuso attraverso San Martino e Sorli.

Il traguardo presso “La Stele di Pertuso” che ricorda il sacrificio dei partigiani della Divisione Pinan Cichero.

In tutto, 14 Km di corsa percorsi in 1h 5m e 38, con un percorso pianeggiante all’inizio e invece più articolato nell’ultima fase, che si affaccia sul magnifico panorama delle Strette di Pertuso.

Ad accompagnare Oliveri, i ragazzi del gruppo “giovani lettori” della Biblioteca di Vignole Borbera, da un’idea di Simona Raddavero, consigliera comunale, responsabile scuola del Comune di Vignole e presidente della biblioteca, che si è spesa per far conoscere meglio ai ragazzi questo periodo storico e le sue ricadute in Valle.

Alla partenza era stata invitata la senatrice Liliana Segre che non ha potuto essere presente. La prima staffetta è stata quindi consegnata a Oliveri da Bruno Merlo, 98 anni, partigiano che ha vissuto personalmente gli orrori della Benedicta.

L’ultima parte è stata percorsa dalla giovane Zoe, nipote del partigiano Natalino Repetti di Cabella, caduto a 22 anni per mano dei nazifascisti.

La Staffetta della Memoria, oggi che la memoria storica vivente dei partigiani che hanno lottato sul campo è sempre più rara, è un evento di grande rilievo per i valori educativi che propone: sia quelli dello sport, da sempre onorati da Massimo Oliveri, sia il dovere di conservare la memoria storica del periodo della seconda guerra mondiale e della Resistenza, per ricordare il coraggio e l’eroismo dei partigiani e imparare a non dare mai per scontata una libertà ancora oggi a rischio di compressione.

Se la Benedicta è una location altamente simbolica per il noto Santuario, altrettanto si può dire della Val Borbera, uno dei punti nevralgici della resistenza in Basso Piemonte.

Andrea Macciò

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