Taniche di benzina, intimidazioni, spedizioni punitive e, sullo sfondo, la lotta per conquistare il monopolio nel mondo delle notti facili, dove donne e champagne sono gli ingredienti fondamentali per far “tirare tardi” sin verso l’alba a chi va a caccia di trasgressive emozioni
Lo scenario di questa lotta è l’acquese dove due night si contendono il popolo della notte ed uno dei due locali non perdona all’altro la concorrenza in questo mercato, dove musica e belle ragazze attraggono una gaudente clientela spesso in età matura, in cerca di facili distrazioni. Il 17 giugno divampa improvviso un incendio a Montebone, e va a fuoco il portone d’accesso al noto locale notturno “La Tana” e i Carabinieri della Compagnia di Acqui Terme prontamente accorsi assieme ai Vigili del Fuoco, capiscono immediatamente che qualcosa non torna in quell’episodio, configurandolo sin da subito come un atto intimidatorio.
Visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza e comparando moltissime targhe di auto, i Carabinieri iniziano a stringere il campo sui possibili esecutori di quel gesto, ma non si accontentano dei pesci piccoli e vogliono far cadere nella rete il mandante.
L’occasione si presenta il 2 luglio scorso, quando, poco dopo la mezzanotte, il “gruppo di fuoco” torna nuovamente in azione, appiccando un ulteriore incendio. Questa volta, però, gli “incendiari” non si limitano ad un atto dimostrativo, ma forzano la porta d’accesso del night e lanciano al suo interno il liquido infiammabile con l’intento di mandare tutto a fuoco.
Ma ad attenderli vi sono i Carabinieri appostati nei pressi che individuano la stessa auto usata nell’attentato del 17 giugno. Parte l’inseguimento e l’auto viene bloccata con a bordo 5 persone e la tanica del liquido infiammabile utilizzato poco prima, mentre il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco impedisce alle fiamme di propagarsi a tutto il locale.
Scattano gli arresti e salta fuori il mandante. È H.L. di 45 anni proprietario di un altro Night che non voleva concorrenti nel mondo del divertimento notturno, mentre l’intermediario che ha assoldato la “manovalanza” è un albanese di 56 anni e i quattro complici sono un 23enne, un 31enne e un 19enne.
Si conclude così la “guerra dei night” e tutta la banda viene associata presso casa Circondariale di Alessandria, per l’interrogatorio di garanzia e la convalida da parte del GIP degli arresti.
Gian Battista Cassulo