Cari Lettori
il nostro giornale online www.inchiostrofresco.it è nuovamente visibile grazie all’intervento dei nostri tecnici Ilenia Procopio e Lorenzo Muscarà, ma questi giochetti di Aruba con i suoi “tira e molla” ci hanno definitivamente fatto capire che la vera libertà in rete non esiste. Usando il computer pensiamo di essere liberi perché ci scambiamo in tempo reale messaggi, foto, notizie, ma non è così. Infatti, se i signori della rete, questi nuovi feudatari del duemila che nel mondo hanno creato il loro vassalli e valvassori, decidessero all’improvviso di “staccare la spina”, in un attimo tutti noi resteremmo in braghe di tela.
Come ci ha fatto capire Aruba che, senza un perché, ogni tanto oscura il nostro sito, per poi dopo un po’ di tempo – senza fornirci, come sarebbe dovuto, alcuna plausibile ed esauriente spiegazione sull’accaduto – ridarci visibilità.
Grazie Aruba! Con i tuoi giochetti ci hai fatto capire seduta stante, anche se già lo sapevamo, che la libertà in rete è fittizia, ma, sino a quando ci sarà concesso, la useremo per far sentire la nostra voce e poi, quando non sarà più possibile dire la nostra, allora ripareremo nuovamente nella foresta della reale partecipazione sociale dal basso.
Una foresta nella quale rispolvereremo il nostro vecchio arco che è la carta stampata, scrivendo con le frecce intinte nell’inchiostro fresco e, se non basta, rispolvereremo vecchi arnesi come il ciclostile o il fax e, perché no, le “antiche” lettere con tanto di francobolli e come post useremo le cartoline.
Cari signori dell’etere voi vi credete eterni e superiori, pensate di essere i padroni del mondo, ma illudete! Voi non sapete che, se tirate troppo la corda, la rabbia della gente da un momento all’altro potrebbe seppellirvi.
Perché la voglia di libertà è più forte di ogni condizionamento.
Gian Battista Cassulo