Cuori, cuori, cuori. Tracciati, abbracciati, intinti di luce, cuori di giada, di pioggia, cuori di ghiaccio, cuori dimenticati (Un cuore per te, a mia madre, di Daniela Fava)
“Dove danza la luna” è una raccolta di poesie della versatile artista novese Daniela Fava, pittrice e conduttrice di laboratori artistici ed espressivi rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia, a partire dal 2005. Ecco una recensione a cura di Andrea Macciò
La poesia, una forma espressiva molto più intima e personale della letteratura in prosa, è difficile da recensire in maniera razionale in quanto tocca le nostre corde profonde, quelle del cuore e delle emozioni. Daniela scrive poesie in parallelo all’attività pittorica, partecipando a diverse antologie, Dove danza la luna è la sua prima raccolta personale nella quale ritroviamo la connessione fra arte e sentimento caratteristica della sua attività pittorica. Molte delle poesie sono ispirate a fatti significativi della sua vita, come “Il primo vagito” e “Rinascita” dedicate al figlio Matteo.
Altre, tra le più belle e commoventi, dedicate alla madre, tra le quali “Raccoglievamo more selvatiche” e la straordinaria “Un cuore per te, a mia madre” un vero e proprio inno all’amore materno, che ho riportato in apertura del pezzo con l’estratto che mi ha maggiormente emozionato. Altre poesie sono dedicate alla città dei flaneurs, dei sognatori: Parigi, come “Volo” e “Per sempre” (nella Parigi di Doisneau).
Molto intenso il legame della poesia di Daniela con l’arte pittorica, le sue parole sono fortemente evocative di immagini. E alcune delle poesie sono dedicate in maniera esplicita a pittori come Vincent Van Gogh, dalla vita intensa e disperata, o evocano immagini di artisti come Salvator Dali, Chagall e Mary Cassatt.
E poi ricordi d’infanzia, amori, le emozioni suscitate dall’osservazione della natura come “In mille soli nascenti”.
E una dichiarazione d’amore per la sua città: “Novi ti amo” nella quale la bellezza della città e dei suoi luoghi simbolo, dalla Pieve al Castello, si intreccia in una sorta di monologo interiore ai ricordi personali.
“Dove danza la luna” è un’antologia che mi ha emozionato profondamente, in un tempo così triste e prosaico c’è un grandissimo bisogno di poesia. E leggendola, ci viene voglia di scoprire più da vicino l’arte pittorica e il grande lavoro di educazione all’arte di Daniela, dei quali ci occuperemo in un nuovo articolo!
Andrea Macciò