Giovanni Ferretti eletto nuovo segretario politico provinciale
Sabato 18 settembre, a Genova si è tenuto l’XI congresso del Partito della Rifondazione Comunista
Presso il Circolo dell’Autorità Portuale di Via Albertazzi a Genova, dove si sono ritrovati esponenti dei vari partiti, comitati, associazione ed organizzazioni politiche e sindacali, si è riunito in Assemblea, il Partito della Rifondazione Comunista provinciale. Nel corso dell’Assemblea, composta dai delegati e delegate delle varie sezioni, al termine di una lunga e articolata discussione le cui conclusioni sono state tratte da Giovanna Capelli della Federazione provinciale milanese e membro della Direzione nazionale, sono stati rinnovati gli organismi statutari, eleggendo Giovanni Ferretti a Segretario politico provinciale.
CHI È GIOVANNI FERRETTI
Giovanni Ferretti, classe 1955, ex dipendente della pubblica amministrazione adesso in pensione, è stato Consigliere comunale a Genova ad inizio degli anni 2000; già facente parte degli organismi provinciali e regionali, succede al compianto Maurizio Natale, scomparso prematuramente lo scorso gennaio e ricordato nel corso del congresso.
Fausto Cavo
MOBILITAZIONI SINDACALI
In contemporaneità alla notizia della elezione del nuovo segretario del “Partito della Rifondazione Comunista” di Genova”, in redazione ci è giunto, tramite “Piattaforma comunista”, anche il comunicato del “Collettivo di Fabbrica” della GKN di Campi Bisenzio (Firenze) impegnato nella difesa dei posti di lavoro e della fabbrica che la proprietà vorrebbe delocalizzare. Tra le altre cose nel documento si legge:
“Oggi è indispensabile la lotta per l’unità, per un’unità superiore al fine di costruire rapporti di forza necessari a imporre il ritiro dei licenziamenti, per contrastare problemi sociali irrisolti o aggravati dalla crisi: dall’accelerazione del processo di privatizzazione e aziendalizzazione nella sanità, nei trasporti, nella scuola, nella salute e sicurezza sul lavoro, alle conseguenze della devastazione ambientale”.
La lotta sindacale di questi lavoratori contro il licenziamento è stata confortata dalla sentenza emessa il 20 settembre 2021 dal Tribunale del lavoro di Firenze che ha ritenute ingiuste le modalità con le quali i vertici aziendali hanno operato tali licenziamenti di massa.
La redazione