Da “Europa verde – Verdi”, a firma di Danilo Bruno, pubblichiamo questa nota giuntaci in redazione in merito alle imminenti elezioni amministrative che si svolgeranno a Savona il 3 e 4 ottobre prossimo
In queste elezioni per il rinnovo della rappresentanza amministrativa di Savona, vi è un fatto politico nuovo ovvero il rientro di Europa Verde- Verdi nella coalizione di Centrosinistra dopo quindici anni di opposizione
“Molta acqua è passata sotto i ponti e molto cemento è stato purtroppo sparso nel territorio comunale dopo che abbandonammo dopo un anno la coalizione, che aveva portato Federico Berruti alla carica di sindaco. Oggi vi sono problemi ambientali drammatici, come attestato in questi giorni anche dalla riunione pre COP 26 di Milano sul clima, dove il ministro Roberto Cingolani, scelto e voluto da Beppe Grillo, ha ancora una volta dimostrato la propria inconsistenza politica e soprattutto una visione posta a servizio esclusivamente di chi rivendica ancora un ruolo per idrocarburi e carbone.
Si pensi infatti che il piano climatico italiano, elaborato dai governi Conte, ha obiettivi lontani da quelli comunitari (Ndr.: riduzione delle emissioni del 30% entro il 2030 a fronte dell’obiettivo comunitario del 55%) mentre le scelte sul PNRR (Ndr.: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) vanno nella direzione opposta al miglioramento del parco ferroviario, all’acquisto di autobus elettrici e alla fuoriuscita dal motore a combustione verso cui si sta dirigendo tutta l’industria automobilistica europea.
Noi crediamo che pure Savona debba fare la propria parte contro il cambiamento climatico e proprio nei colloqui con il “Rosso non è il Nero” e Marco Russo è nata una salda intesa programmatica basata su alcuni punti dirimenti in campo ambientale, tralasciando l’accordo sul ruolo comprensoriale della città, sulla necessità che Savona riassuma in sé la funzione di capoluogo di provincia, sulla funzione della cultura per la costruzione della coscienza civica cittadina.
I PUNTI DELL’INTESA SONO COSÌ RIASSUMIBILI:
- Ruolo forte di programmazione pubblica nelle scelte di pianificazione territoriale, lasciando al piano urbanistico comunale il proprio ruolo dirigente sulle scelte territoriali e sui tempi di utilizzo, puntando sul recupero edilizio, sul social housing sull’edilizia sociale e popolare. In questo ambito assume un ruolo rilevante la necessità di piantare alberi in modo da rendere la città più confortevole e ridurre l’impatto del calore sulle persone, diminuendo anche la temperatura al suolo. Qui vanno anche completate le opere previste dai piani di bacino per la difesa del suolo e previsti adeguati interventi per fronteggiare l’erosione costiera.
- Serve poi un nuovo sistema di pulizia e raccolta dei rifiuti, che punti decisamente a rifiuti zero e soprattutto a riduzione, riciclo e riuso dei rifiuti, dando l’avvio ad un ciclo virtuoso, che porti a nuova occupazione e allo studio di nuovi materiali insieme al campus universitario;
- Savona deve dotarsi di un piano energetico comunale, che punti decisamente sulle rinnovabili, favorendo i recuperi legati al 110% ma soprattutto si leghi alle ricerche del Campus Universitario in modo che pure in campo energetico possa nascere un rapporto virtuoso, che possa portare a nuova occupazione e allo sviluppo di ricerca scientifica e attività imprenditoriali innovative.
In ultimo occorre creare un rapporto virtuoso con la Fondazione CIMA sia per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici sul suolo e sulle coste ma anche per favorire la ricerca legata a Pelagos e al Santuario dei Cetacei.
Danilo Bruno – Europa Verde-Verdi – Candidato di Sinistra per Savona