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“COME UNA FARFALLA SUL RADIATORE”

Un’appassionante autobiografia di Kevin Rebellato Sala

Andrea Macciò ci presenta questa volta “Come una farfalla sul radiatore“, l’appassionante autobiografica di un uomo particolare e il suo percorso di vita nella società moderna e “borghese” nella quale non sempre si è trovato a suo agio

Nato in Argentina, ma di origini liguri, l’autore, arrivato in Italia a 19 anni, prova inizialmente a integrarsi nella vita “borghese” e pochi mesi dopo il suo arrivo nel nostro paese trova lavoro come impiegato in un’azienda genovese. A Kevin Rebellato Sala, cresciuto nell’ambiente più spirituale e mistico dell’America Latina, lo stile di vita europeo e borghese (lavoro, coppia, casa, pensione) sta molto stretto, così come il lavoro ripetitivo dell’impiegato. Una vita in cui si vive per lavorare e non si lavora per vivere, in cui le relazioni sentimentali sono spesso superficiali e poco durature, non fa per lui che anela all’amore autentico e assoluto. A 35 anni, l’età nella quale Dante intraprende il viaggio simbolico della Divina Commedia, l’autore inizia a prendere in considerazione l’idea di lasciare tutto.

Si riavvicina alla religione cristiana e cattolica, alla quale era stato educato in America Latina, senza mai assumere posizioni “clericali” (anzi criticando spesso le gerarchie cattoliche e molti preti) e decide di intraprendere una vita più nomade, da viaggiatore, abbandonando il lavoro da impiegato e la fidanzata di allora per intraprendere una vita avventurosa alla ricerca di sé stesso e del vero amore.

Il riavvicinamento all’educazione cristiana non impedisce all’autore, dal forte anelito spirituale, di avvicinarsi anche ad altre tradizioni religiose, come quella buddista. L’autore è inoltre appassionato di medicina naturale.

La prima tappa del suo viaggio è l’Inghilterra, nel 1987. La tappa più importante del viaggio dell’autore è tuttavia l’India. Un paese complesso, legato alla cultura inglese, eppure, con una forte cultura tradizionale. Un paese dove la corruzione dilaga e dove la lotta politica fra le fazioni è feroce fino all’omicidio, ma anche un paese di persone semplici e aperte abituate a vivere con poco, e quindi forse più attraente per Kevin Rebellato Sala dell’Europa. Tra gli incontri significativi in India, ricordiamo quello, secondo l’autore deludente, con Madre Teresa di Calcutta.

La seconda parte del libro racconta il ritorno dell’autore nel suo paese e nella sua città in Italia. Kevin Rebellato Sala ci narra come la lunga esperienza indiana e la sua militanza cattolica intransigente per alcuni versi, ma nello stesso tempo critica verso la Chiesa come istituzione, non ne abbiano facilitato il rientro e l’integrazione immediata in un contesto sociale ed economici nuovo.

La gran parte del libro ruota attorno allo straniamento di una persona che ha idee diverse dalla maggioranza e che non si sente del tutto a suo agio nel mondo moderno, materialista e razionalista una “gabbia d’acciaio” come la chiamava Max Weber.

Il suo percorso di allontanamento e riavvicinamento alla religione cristiana e al cattolicesimo è collegato a questa percezione dell’autore, ma il suo sentimento, quello che la realtà materiale e razionale non basti, è diffuso anche tra persone che non si riconoscono in religioni organizzate.

Come una farfalla sul radiatoreè un testo molto interessante, che usa registri diversi. Le parti del libro ambientate in Italia sono più autobiografiche, mentre la sezione dedicata all’India appare in alcuni aspetti simili a un romanzo d’avventura.

La scrittura è semplice e fluida, ma molto coinvolgente.

Completano l’opera di Kevin Rebellato Sala un approfondimento sull’India e alcune considerazioni più teoriche sul suo rapporto con la religione e la filosofia, oltre a una serie di brillanti citazioni.

Andrea Macciò

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