Dalla Battaglia di Marengo al Gran San Bernardo
Se molti di noi conoscono la storia della Battaglia di Marengo, della quale permangono numerose testimonianze nel territorio alessandrino, primo fra tutti il Marengo Museum considerato il più antico museo napoleonico al mondo, in pochi sanno che l’esito positivo del combattimento lo si deve ad un generale il cui mausoleo fu fatto erigere sul Gran San Bernardo.
Come noto la Battaglia di Marengo fu combattuta il 14 giugno del 1800, nel corso della seconda campagna d’Italia, tra le truppe francesi di Napoleone Bonaparte e quelle austriache guidate dal generale Michael Von Melas, nel territorio alessandrino denominato “Fraschetta” e collocato nei pressi dell’attuale Spinetta Marengo.
La battaglia, che si presentò sin da subito particolarmente ardua a causa dell’improvviso attacco a sorpresa da parte degli austriaci, lasciando così presagire una imminente e quasi inevitabile disfatta per le truppe napoleoniche, vide invece la vittoria dell’esercito francese anche, e soprattutto, grazie all’intervento del generale Louis Cherles Antoine Desaix, il vero vincitore della battaglia di Marengo.
Quando Napoleone sembrava oramai aver perso, l’arrivo nel pomeriggio dei reparti di rinforzo guidati dal generale Desaix permise alle truppe francesi di contrattaccare e portare a termine vittoriose la battaglia. Il generale Desaix ferito gravemente morì nel corso del combattimento, mentre Napoleone fu proclamato vincitore.
Napoleone Bonaparte nel voler rendere onore al suo generale e testimoniarne la sua grandezza, portò le spoglie dello stesso Desaix al Gran San Bernardo, facendovi costruire per lui una tomba regale in marmo bianco caratterizzata da bassorilievi narranti gli ultimi istanti di vita spesi nel corso della Battaglia di Marengo.
Un luogo della memoria conservato in un angolo delle nostre Alpi che rappresenta un legame indissolubile con il nostro territorio e che vale la pena di visitare qualora ne capiti l’occasione.
Samantha Brussolo