Per Inchiostro Fresco presentiamo oggi “L’amore sta bene su tutto” l’ultimo romanzo autoconclusivo “chick lit” di Maia, insegnante e autrice di Novi Ligure che ha già pubblicato la trilogia “Unfaithful” e “Top Secret-Love Song”
MAIA, L’AUTRICE DE “L’AMORE STA BENE SU TUTTO”
Maia si definisce “scrittrice di storie d’amore, femminista e avvocato della cause perse per vocazione”. In attesa di incontrarla per conoscere meglio il suo lavoro letterario, la potete trovare sulla pagina Facebook Maiaiam
Aria di Mare è il nome dell’adorabile protagonista di “L’amore sta bene su tutto. Aria è una ragazza che ha appena compiuto trent’anni, ama la moda, i vestiti vistosi ed eccentrici, è vivace e creativa, ma insicura, maldestra e non fortunatissima in amore. Aria sta cercando un lavoro per mantenersi nel costoso centro di Milano, mentre insegue oltre all’amore il sogno di una vita: quello di disegnare una linea di vestiti tutta sua.
E proprio durante la ricerca di quel lavoro Aria si imbatte in Massimiliano Manfredi, affascinante professore universitario figlio del potente industriale dell’acciaio Ruggero Manfredi e di una deputata del partito Destra per l’Italia, nota per il suo bigottismo e la sua rigidità morale. Massimiliano è quindi apparentemente l’opposto di Aria per estrazione sociale e carattere: saccente, pignolo e puntiglioso quanto lei è svagatamente creativa.
Ma, come si sa, gli opposti si attraggono…anche nel caso di Massimiliano e Aria.
Peccato che la famiglia di Massimiliano abbia altri programmi per lui…
Nella vita di Aria c’è un’altra persona importantissima: l’amica Federica, il suo vero punto di riferimento, coinquilina e amica d’infanzia. La loro relazione è la più salda e duratura del libro.
L’amore sta bene su tutto è una storia d’amore leggera e romantica, caratterizzata da una scrittura di buona qualità, fluida, scorrevole e non banale, che sa giocare bene con gli stereotipi del genere chick lit senza perdere originalità e non esclude qualche incursione in temi sociali, come ad esempio quello dell’identità personale e di genere. Personalmente ho trovato molto originale per un libro riconducibile alla cosiddetta chick lit il riferimento alla politica che l’autrice inserisce tramite la madre di Massimiliano. I dialoghi e le situazioni restano in linea di massima divertenti e leggere.
Il personaggio di Aria è sicuramente adorabile, a partire dal nome geniale, e la narrazione in prima persona ci spinge a identificarci con lei e a tifare per la realizzazione dei suoi sogni d’amore e professionali. Anche il personaggio di Federica è ben costruito e originale, come appunto quello della madre di Massimiliano. Il racconto dell’amicizia femminile tra Federica e Aria è tra le parti migliori del libro.
Una lettura molto piacevole in particolare per chi ama il genere chick lit e che, essendo autoconclusivo, può essere ideale per accostarsi al mondo letterario dell’autrice.
Andrea Macciò