Inchiostro Fresco torna a Vendersi, ormai conosciuto come “Il Paese degli Spaventapasseri”, in occasione del riallestimento natalizio ed invernale attuato da Silvia e Ivana, le due donne di origini liguri residenti oggi nel piccolo borgo della Val Borbera che nel 2020 hanno trasformato con un lavoro paziente e originale Vendersi in un museo a cielo aperto
UNA GIORNATA A “VENDERSI”: IL BORGO INCANTATO DEGLI “SPAVENTAPASSERI” – L’Inchiostro Fresco
Il Paese degli Spaventapasseri, frazione di Albera Ligure, è raggiungibile in auto sia da Cantalupo che da Albera, da dove è possibile salire anche a piedi in una suggestiva passeggiata di 50 minuti circa attraverso la suggestiva località di Molini di S.Maria
In occasione del Natale, Silvia e Ivana hanno trasformato Vendersi in un presepe diffuso, anche se il numero di Spaventapasseri è inferiore a causa del clima rigido. Ed ecco qui di seguito l’illustrazione per sommi capi del Presepe diffuso!
Ci dà il benvenuto una vecchina che offre decorazioni natalizie. Presso la Chiesa dei Santi Fortunato e Matteo è allestita la suggestiva natività. La capanna è chiamata “rifugio” perché come sappiamo Giuseppe e Maria furono costretti a far nascere Gesù in una mangiatoia posta in un rifugio di fortuna perché non c’era posto per loro nell’albergo. Accanto alla natività, due personaggi tradizionali del presepe: la donna con l’oca e Gelindo. Secondo un’antica tradizione, Gelindo era un pastore piemontese che si recò a Betlemme per partecipare al censimento universale indetto dall’Imperatore (secondo altre versioni, soprattutto monferrine, Gelindo fu magicamente trasportato dal Piemonte a Betlemme). Qua aiutò Giuseppe e Maria a trovare una sistemazione e quando vide una stella cometa, capì che quella ragazza non era una donna qualunque…e così Gelindo fu il primo a rendere omaggio a Gesù. Il pastore con l’agnello sulle spalle è una figura tipica dei presepi piemontesi e liguri, e la antica leggenda è ancora oggi oggetto di rappresentazioni teatrali in tutta la provincia di Alessandria.
Altro splendido allestimento è la versione invernale degli “spaventapasseri fidanzati” nella parte alta del borgo (se si arriva da Albera) troviamo il suggestivo abbraccio tra Natalia e Pasquale con la loro bicicletta. Posizionati all’incirca nello stesso luogo dei due innamorati estivi, rappresentano l’amore e in qualche modo anche l’alternarsi delle stagioni, con il richiamo alla prossima festività che rappresenta la Resurrezione e la rinascita primaverile: la Pasqua. Fra le altre icone tradizionali del Presepe troviamo anche la scala, simbolo di buon auspicio presente in molte tradizioni presepiali.
In occasione dell’anno nuovo 2022 è stato realizzato anche un calendario dedicato agli Spaventapasseri
Quest’anno, le associazioni e le pro loco della Val Borbera e delle valli limitrofe (come Mongiardino Ligure) hanno riunito in unico calendario gli eventi natalizi: casetta di Babbo Natale, concerti natalizi e tour dei presepi della valle, con la creazione di una piccola guida nella quale è incluso anche il Natale del Paese degli Spaventapasseri.
La natività resterà esposta sicuramente per tutto gennaio e forse anche per parte del mese di febbraio. Anche Natalia e Pasquale resteranno, neve permettendo.
Per chi non lo avesse ancora visitato in estate, Natale è davvero un’ottima occasione per scoprire questo piccolo borgo incantato in Val Borbera.
Andrea Macciò