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IERI GENOVA ERA “SUPERBA” PIÙ CHE MAI

Ieri (giovedì 15 dicembre 2021) siamo stati a Genova per comprare le trenette, le trofie e il pesto da portare sabato questo (18 dicembre 2021) ai nostri amici della Val d’Aosta   far loro gli auguri di Natale. Un po’ di sapore di mare tra le vette delle Alpi ormai cariche di neve!

Partendo da Novi Ligure (Al), siamo arrivati a Genova passando dal Passo dei Giovi e rientrati passando dal Passo del Turchino e, sia andando in giù come salendo, abbiamo visto le due autostrade, la A/7 e la A/26, “straripare” di auto e non abbiamo potuto fare a meno di pensare a quanti soldi in quel momento stavano entrando nelle tasche di alcuni pochissimi ricconi, che magari, in lussuose e super protette ville, erano intenti a preparare una bella grigliata per gli amici.

Certo è che se uno Stato rinuncia alle sue strade, ai trasporti pubblici e in genere ai suoi collegamenti viari che sono la linfa vitale di un Paese, c’è poco da sperare!

Gli antichi romani, che magari saranno anche stati degli imperialisti me che avevano “globalizzato” il mediterraneo, lo sapevano bene e le strade consolari le costruivano senza lesinare i sesterzi, tanto è vero che le usiamo ancora oggi, e se le tenevano ben strette!!!

Al mattino scendendo ci siamo fermati a Ronco Scrivia (Ge) dove, proprio vicino alla Stazione dei Carabinieri, c’è un panificio che fa una focaccia che ti si scioglie in bocca da quanto è fresca e fragrante. Poi ci siamo fermati all’Ikea di Genova – Rivarolo per comprare qualcosa per la nostra casa di Cheverel a La Salle e dopo gli acquisti, dal parcheggio dell’Ikea, sbocconcellando la focaccia, abbiamo guardato il nuovo Ponte Morandi.

Certamente è più lineare e più “leggero” del primo Morandi, che comunque era avveniristico ma che era costosissimo per la sua manutenzione e, forse, il suo crollo è stato un po’ il toccasana per qualcuno.

Guardando l’altezza di quel ponte mi è venuta la pelle d’oca a pensare a quelle povere e innocenti vittime che il 14 agosto del 2018 all’improvviso hanno visto aprirsi il vuoto di fronte al muso delle loro auto e tir!    

Ma bando a queste riflessioni, Genova ieri era bellissima e bellissimi i suoi  tramonti che poi abbiamo visto lasciandoci alle nostre spalle Voltri per risalire verso Ovada e poi, lungo la Valle dell’Orba, “bella e selvosa“, rientrare a Novi.

L’Italia è bella e ce la invidiano in tanti e, anche se in questo periodo non è proprio nelle mani migliori, la sua bellezza resterà sempre nel tempo, come appunto è bella Genovastretta lingua di terra tra mari e monti“.

Gian Battista Cassulo

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