Site icon L'Inchiostro Fresco

IL “NEU” DI POZZOLO FORMIGARO: UN “DISCOCLUB” CHE HA FATTO STORIA

Il “Piper” di Roma aveva da poco rivoluzionato il mondo dei giovani, che sul finire degli anni Sessanta erano prepotentemente passati dalle ingessate “sale da ballo” alle dissacranti “discoteche” – dove non si doveva più chiedere la concessione di un ballo, ma ci si buttava direttamente in pista, tutti mischiati in scatenati ritmi resi ancor più scenografici da luci psichedeliche – quando in una località vicina a Novi Ligure, la città dei Campionissimi, nasceva a Pozzolo Formigaro un “Discoclub” che andava ben oltre le moderne discoteche.

Era il “Neu” di Gigi Santi, copia perfetta di un altro locale del genere, che da alcuni anni spopolava a Playa de Aro sulla Costa Brava in Spagna.

Un giorno degli anni Settata una macchina, un GT della Alfa Romeo con impianto a gas, partiva da Novi Ligure alla volta della Penisola iberica. Al volante c’era GB Cassulo detto il “Geo”, accanto il “Vito” e dietro il “Brocca”.

I tre amici avevano ricevuto l’incarico dal Gigi Santi, che li attendeva al Neu di Playa de Aro, di “prendere le misure” di quel mitico locale, per ricrearlo tale e quale a Pozzolo.

A quei tempi per entrare in Spagna serviva il passaporto e quando i tre giunsero alla frontiera, il Geo si accorse di avere dimenticato a casa il suo documento. Tragedia! Ma il Geo non si perse d’animo e tanto fece e tanto disse che alla fine gli intransigentissimi Carabinieros alzarono la sbarra del confine e li fecero entrare in terra spagnola.

E il Geo passò alla storia per essere stato l’unico italiano a varcare il confine iberico senza passaporto e in più con il benestare delle guardie, forse intenerite da quei tre ragazzi che negli occhi avevano un solo obiettivo: arrivare a Playa per realizzare un sogno.

E il sogno si realizzò un anno dopo, quando il Gigi a Pozzolo inaugurò il “Neu” (vedere foto di copertina) che aveva come insegna il volto di una bellissima ragazza di Novi, che ancora oggi, a distanza di anni, ha fascino da vendere.

In quel locale, gemello dello spagnolo, che divenne in breve tempo l’erede diretto dell’antesignano “Revival”, la musica si elevò a “cult”, perché, in un tutt’uno di luci psichedeliche che fluttuavano, sferzavano e martellavano al ritmo incalzante di un disco dopo l’altro sapientemente mixati dal Gigi, si veniva trascinati in pista, come se una forza misteriosa lo comandasse!

E una volta il Gigi riuscì a farci ballare un tratto dell’Aida, buttato lì tra un disco dance e l’altro!!!

Grande locale il Neu! E grande la storia di quegli anni, quando il nostro Paese, ormai scrollatosi di dosso la tragedia della Seconda guerra mondiale, iniziava a guardare ad un nuovo mondo, più aperto e dinamico e meno ingessato nei costumi e nelle idee! Un mondo nuovo, o meglio un nuovo mondo!

Gian Battista Cassulo

Exit mobile version