“COGITO ERGO SUM!”
Per diversi anni e precisamente dal 1993 al 2010 ho collaborato con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Genova in qualità di Cultore di materia presso la Cattedra di “Partiti politici e gruppi di pressione” il cui titolare era il Prof. Andrea Mignone
In quel corso di studi si studiavano i partiti, il loro funzionamento interno e le dinamiche che li sostenevano, confrontando i vari modelli organizzativi sia nel nostro Paese, sia nel resto del mondo, ma studiavamo anche il gioco dei Gruppi di interesse che sui partiti e sulle Istituzioni cercavano di esercitare, in modo più o meno esplicito, la loro influenza, diventando così Gruppi di pressione. A questo proposito mi ricordo che durante una lezione il Prof. Mignone, ci illustrò, a titolo di esempio di questo gioco di pressione, l’azione di sostegno che, nell’America degli anni Venti, le ditte produttrici di dolciumi statunitensi fecero a favore dei movimenti antiproibizionisti, in quanto l’industria dolciaria statunitense e non vedeva nell’astinenza forzata dall’uso di alcolici un conseguente aumento del consumo di pasticcini e caramelle.
Si cercava cioè, durante i nostri studi, di individuare la vera realtà che si celava dietro la cosiddetta “Politica di scena”, per andare a vedere nella cosiddetta “Politica di retroscena” il gioco delle dinamiche che sostanzialmente erano (e sono) alla base dei vari processi decisionali che infine avrebbero preso forma con i vari procedimenti legislativi e regolamentativi.
La domanda era sempre una ed una sola: “Chi c’è o cosa c’è veramente dietro ad una scelta politica?” e l’arma del dubbio era il grimaldello che si consegnava agli studenti per prepararli ad approfondire i vari casi che di volta in volta avrebbero dovuto studiare e poi nella vita affrontare.
Anche oggi, in questi momenti di così dirompente attualità, sia per le grandi questioni di peso mondiale, come l’attuale “emergenza sanitaria”, sia in altre questioni più circoscritte alle nostre realtà, come ad esempio il crollo del “Ponte Morandi”, la ventilata “miniera di titanio” nel comune di Urbe, ed oggi la “peste suina”, bisogna andare ad individuare, usando l’arma del dubbio, nella cosiddetta “politica di retroscena”, i veri interessi che sono alla base di tali questioni.
E una volta individuati gli interessi, risalire ai vari gruppi di pressione che in queste vicende agiscono o, raramente, in prima persona o, con molta più probabilità, tramite figure interposte, quali associazioni, esperti o giornali, e il gioco è fatto!
Tutto sommato studiare la politica in questo modo è un po’ come entrare nei panni di Sherlock Holmes e, per quanto ci riguarda oggi, trovare il responsabile della nostra attuale situazione politica con la pistola fumante in ancora in mano!
Gian Battista Cassulo
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