Dopo il sevizio sulla situazione in Valle Stura, inviatoci dal nostro corrispondente, Luca Serlenga, e il quadro generale su questa emergenza sanitaria che abbiamo pubblicato a firma di Genny Notarianni, ecco un articolo di Fausto Cavo su come si sta preparando la Valle Scrivia ad affrontare questo pericolo
Salgono a 11 i casi positivi alla peste suina dall’inizio del monitoraggio in Liguria. I casi riscontrati nelle ultime 24 ore salgono a quota quattro, ultimo una carcassa di cinghiale risultata positiva ritrovata a Staglieno, in prossimità del casello autostradale di Genova Est. Inizia così a delinearsi più chiaramente la zona rossa, che potrebbe comprendere i soli comuni di Genova, Rossiglione, Mignanego e Isola del Cantone (fonte Il Secolo XIX).
NATALE GATTO, SINDACO DI ISOLA DEL CANTONE LORIS MAIERON, SINDACO DI BUSALLA
Alla luce di questi fatti il Sindaco Natale Gatto di Isola del Cantone, da noi intervistato telefonicamente, ha risposto che la situazione nel Comune è sotto controllo. Ha espresso un parere positivo sulla decisione del Vice Presidente della Regione Liguria Alessandro Piana di prevedere (con dettagli e date da definirsi) un piano di ristori per le persone che sono state penalizzate dalla giusta decisione di vietare le passeggiate nei boschi per evitare il contagio; questo provvedimento ha avuto la conseguenza di bloccare decine di turisti, provenienti soprattutto dal capoluogo ligure che per allontanarsi dallo stress, scelgono proprio Isola del Cantone come meta e con la loro mancanza si è registrata una perdita economica nelle attività del territorio (bar, ristoranti, alberghi).
Per quanto riguarda invece la situazione nel Comune confinante di Busalla, il Sindaco Loris Maieron ci ha confermato che attualmente non sono state trovate carcasse di animali infetti perciò, con provvedimenti futuri, il Comune potrebbe poi essere esonerato dalla zona rossa di contenimento che ha ricordato, provvederebbe anche l’eventuale abbattimento preventivo di capi domestici negli allevamenti.
Fausto Cavo
I MAIALI, VITTIME INNOCENTI DELLA PESTE SUINA AFRICANA CHE HA COLPITO I CINGHIALI
Non sono per niente d’accordo. La decisione di vietare alle persone di passeggiare nei boschi per salvare gli allevamenti intensivi della pianura padana è gravemente lesiva delle libertà personali. D’altra parte, questa classe politica sa fare bene solo una cosa: chiudere tutti in casa, trattare i cittadini che fanno cose normali come criminali e poi andare a Roma a chiedere ristori. Abbiamo visto a cosa ha portato questa politica: un paese in lockdown perenne. non è ora di alzare la testa?
Dall’Ufficio stampe del comune di Tortona (Al) riceviamo e pubblichiamo:
Il Sindaco Federico Chiodi ha firmato oggi, venerdì 28 gennaio, una ordinanza che vieta il pascolo vagante su tutto il territorio comunale di Tortona, conseguenza dell’attuale emergenza dovuta alla diffusione della Peste Suina Africana, rilevata anche nel territorio alessandrino. Il divieto è giustificato dall’esigenza di “rafforzare la sorveglianza nel settore domestico – si legge nelle premesse dell’ordinanza – con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali di mangimi, prodotti e persone”.
La PSA è una malattia altamente contagiosa causata da un virus che colpisce solo i suini, domestici e selvatici, che non si trasmette all’uomo, ma causa un’elevata mortalità che comporta mette a rischio gli allevamenti.
Come noto nelle scorse settimane sono state ritrovate carcasse di cinghiali morti a causa di questa malattia fra il Piemonte e la Liguria: nessun rinvenimento è stato effettuato nel territorio di Tortona, ma nei giorni scorsi Ministero della Salute e Regione Piemonte hanno deciso di estendere l’area interessata dalle limitazioni per contenere il contagio anche a tutti i Comuni siti nel raggio di 10 km da quelli direttamente interessati, estensione che comprende anche Tortona.
Andrea Rovelli, Capo Ufficio stampa del Comune di Tortona