STUDENTI IN PIAZZA CON GIUSTA RAGIONE
L’alternanza “Scuola – Lavoro” o “Buona scuola” ai suoi inizi era uno strumento didattico ben congegnato, perché si prefiggeva di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro e della produzione
Anche noi de “l’inchiostro fresco” fummo coinvolti in questo progetto, ospitando nella nostra redazione di Novi Ligure (Al) gli studenti degli ultimi due anni del liceo scientifico “Edoardo Amaldi” di Novi Ligure e del “Saluzzo-Plana” di Alessandria
Vennero in redazione in un buon numero e li ospitammo ben volentieri, assegnando loro incarichi quali la preparazione di alcuni articoli di natura storico/culturale tramite ricerche delle fonti presso la Civica biblioteca cittadina o realizzando interviste ai principali personaggi della vita politica cittadina, ma senza mai coinvolgerli in servizi di natura pericolosa, come ad esempio i reportage sulle recenti alluvioni che hanno colpito la Valle Scrivia, la Valle dell’Orba e la Valle Stura, dove invece sono andati i nostri redattori.
Ma all’inchiostro facemmo di più e anticipammo i tempi, perché sin dal 2009 iniziammo a pubblicare come inserto de “l’inchiostro fresco”, “l’inchiostrino” redatto interamente dagli alunni delle scuole primarie dell’Oltregiogo, addestrandoli a diventare giornalisti ed educandoli alla “cittadinanza attiva”!
Quindi, come in tutte le cose, l’alternanza “Scuola – Lavoro“, meglio nota come la “Buona scuola“, potrebbe essere una cosa utile se solo chi è delegato ad esercitarla la applichi con intelligenza e soprattutto senza nessun secondo fine, ma solo per far conoscere in anticipo ai giovani il mondo del lavoro nel quale poi si ritroveranno a studi terminati.
Oggi studenti, come quelli di Genova, stanno protestando per la degenerazione della “scuola – Lavoro” e hanno ragione da vendere!
Gian Battista Cassulo